22/12/1974 - Vespro IV Domenica Avv

Sant’Ilario d’Enza, 22/12/1974
Catechesi a Vespro, IV Domenica di Avvento

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Gesù è apparso al mondo come Colui che richiamava ai valori primi, fondamentali dell’esistenza. Gesù è apparso come il vergine, unicamente dato alla gloria e all’amore del Padre. Il Cuore di Gesù ci appare ricchissimo di quest’amore e perciò un cuore purissimo perché purezza è essere di Dio, è essere puri dal peccato e da tutto quello che in qualche maniera è contrario alla nostra elevazione, alla nostra perfezione. Quando noi parliamo di purezza, noi intendiamo quell’equilibrio armonioso che ci porta ad amare Dio e in Dio amare noi stessi, e in Dio amare colui che Lui vuole che noi amiamo e nel modo col quale noi dobbiamo amarlo. Purezza è allora, lo vediamo in profondità, una virtù fulgidissima, di cui Gesù ci dà in pieno l’esempio. Purezza è saper amare. Purezza è saper vincere gli squilibri delle nostre passioni. Purezza è senso della sacralità, di quella sacralità che noi abbiamo come creature di Dio e ancora più come figli di Dio e templi dello Spirito Santo. Evidentemente, noi che ci prepariamo al Natale, vogliamo prepararci imitando la purezza del cuore di Gesù, perché il Natale è lezione grande di purezza. Noi canteremo, noi sottolineeremo, noi ripeteremo senza stancarci: “Egli è nato da Maria Vergine”. La purezza del Cuore di Gesù ha voluto la purezza del Cuore Immacolato di Maria. E per nascere, e per essere nella nostra vita, vuole purezza. Chi è puro capisce Iddio, capisce il piano di Dio. Chi è puro ha la sensibilità delle cose di Dio. Come potrebbe albergare in noi il Signore, essere da noi compreso, essere da noi seguito, se le passioni prendessero in noi il sopravvento, se le cose disordinate, tumultuose, vergognose ci occupassero? La serenità di un’anima che è pura dà il modo di un’autentica e profonda preghiera, dà il modo di una giusta carità, indirizza la mente, educa il cuore. Il cuore di uno che è puro sa amare in verità, mentre chi è impuro, quanta fatica ad amare, ad amare prescindendo dal proprio egoismo, prescindendo dalla propria passionalità. Noi dobbiamo pregare perciò stasera perché il Natale sia per tutti noi una crescita di purezza, una crescita di equilibrio, una crescita di serenità, una visione bella e giusta della vita, una visione bella e giusta dell’amore di Dio e dell’amore umano, una visione piena di quello che è il piano di Dio a nostro riguardo, secondo la nostra vocazione. Ecco perché ci proporremo in questo tempo di Natale una particolare energia per allontanare dal nostro cuore quanto può contaminarlo anche solo leggermente. Cuore purificato, cuore santo, perché si verifichi meravigliosamente quest’incontro natalizio. Purezza costa sacrificio perché purezza esige vittoria. Ebbene, noi lo proporremo davanti al Signore questo sacrificio, per realizzare con forza e in tutto la nostra vittoria.

CODICE 74NNV01313N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 22/12/1974
OCCASIONE Catechesi a Vespro, IV Domenica di Avvento
DESTINATARIO Parrocchia
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Cuore di Gesù nato da Maria Vergine
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