29/01/1978 - Vespro IV Domenica Ord

Sant'Ilario d'Enza, 29/01/1978
Catechesi al Vespro

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Il Vescovo ha mandato una lettera a tutta la diocesi su un argomento molto importante, particolarmente per noi che avremo dei diaconi e dei lettori nella prossima ordinazione del Giovedì Santo. La lettera del Vescovo si intitola: il ministero di Cristo e della Chiesa e i ministeri nella Chiesa. La lettera si divide in tre parti: nella prima parte parla di Gesù Cristo servo; nella seconda la Chiesa serva di Cristo e del mondo, con queste suddivisioni: il servizio dell’annuncio del vangelo, il servizio della celebrazione dei sacramenti, il servizio della carità; nella terza parte parla dei ministeri nella Chiesa, dei ministeri laicali istituiti che sono il lettorato e l’accolitato. I ministeri di fatto che sono il ministero dell’azione cattolica, il ministero dei coniugi, i ministeri della donna, i ministri straordinari dell’Eucaristia, il servizio missionario, il servizio dei religiosi e delle religiose. E i ministeri ordinari che sono l’Episcopato, il presbiterato e il diaconato. Questa sera fermiamoci sulla premessa generale. Dice il Vescovo, citando dal vangelo di Giovanni 16-13: “Quando verrà lo Spirito di verità Egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annuncerà”. Sono parole di Gesù, parole con le quali Lui ha dato alla Chiesa l’assistenza perenne dello Spirito Santo. La Chiesa è sempre assistita dallo Spirito Santo, proprio perché la Chiesa possa affrontare le situazioni sempre nuove e imprevedibili della storia in modo creativo, facendo dunque delle vere creazioni spirituali, rimanendo nello stesso tempo sempre fedele al suo Signore. La fede viva nella guida dello Spirito Santo ha permesso, (ve lo ricordate: c’è un gruppo che studia gli Atti degli apostoli in modo particolare questo gruppo ha fatto questa parte), ha permesso alla prima comunità cristiana, pur piccola e povera di affrontare il potente mondo pagano, senza timore di prendere serenamente anche delle decisioni rivoluzionarie, inventando modi sempre nuovi di presenza e di annuncio del vangelo. La medesima fede nell’opera dello Spirito Santo deve essere particolarmente viva oggi, oggi! nella Chiesa; perché la Chiesa si trova di fronte a un mondo che cambia rapidamente e quindi sente il bisogno di rinnovare l’annuncio del vangelo perché tutti lo possano comprendere. È evidente che anche oggi lo Spirito Santo guida la Chiesa, la conduce per vie sempre nuove, verso una fedeltà a Cristo che non sia solo ripetizione esterna di gesti, ma conversione perennemente rinnovata. Noi dobbiamo essere sempre dei convertiti, sempre dei nuovi convertiti. Tra i doni e la sollecitudine che lo Spirito va facendo alle nostre comunità c’è questo: la riscoperta della ministerialità della Chiesa, essere nella Chiesa è essere in un ministero. Capite la parola “ministero” da ministro, servo, addetto ai lavori, colui che è nella condizione del servizio; concetto che già il Concilio Ecumenico aveva presentato, quando aveva ricordato che la Chiesa è come un mistero di comunione che affonda le sue radici nel mistero della Santissima Trinità e che si esprime nelle comunità cristiane, dove tutti sono in Cristo “un cuor solo e un’anima sola” (At 4, 32). Ecco, deve nascere in noi il senso della Chiesa. Cosa abbiamo pensato, fino adesso, che sia la Chiesa? Ecco non dunque solo un’istituzione, ma un mistero; mistero di Cristo presente nella storia. Ne viene una prima conseguenza, che cresce la responsabilità di tutti i battezzati che fanno parte della Chiesa; rinasce il diaconato permanente, da tanti secoli non più nella Chiesa, nascono i ministeri del lettorato, i lettori incaricati ufficialmente di leggere la scrittura nell’assemblea dei fedeli; e l’accolitato, più da vicino all’altare. Sono nati i ministri straordinari dell’Eucaristia, per cui anche dei laici toccano con le loro mani e danno ai fratelli l’Eucaristia. Nasce un vero movimento catechista. Sono tutti doni di una Chiesa rinnovata, dove tutti sono responsabili. Bisognerebbe quindi, dice il Vescovo, essere ciechi e sordi per non vedere in questo l’opera dello Spirito Santo. Lo scopo, è chiaro, che non è solo quello di vedere aumentare il numero dei ministri istituiti o ordinati, ma lo scopo è quello di rendere la Chiesa tutta ministeriale, una Chiesa sempre meno ripiegata su se stessa e sempre di più donata a Cristo e agli altri; una Chiesa che viva più profondamente a tutti i livelli la comunione, il servizio, la testimonianza. Ecco, è questo il tema della nostra meditazione convergendo verso il 23 Marzo. Noi abbiamo cominciato a pregare, dobbiamo cominciare anche a riflettere, perché la nostra Chiesa possa essere veramente adeguata ai suoi compiti; dico: la nostra Chiesa, quella porzione di Chiesa che vive in Sant’Ilario.

CODICE 78AUV01333N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 29/01/1978
OCCASIONE Catechesi al Vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Ministerialità
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