02/05/1982 - Vespro IV Domenica Pasqua Cresima

Sant'Ilario d'Enza, 02/05/1982
Vespro IV domenica Tempo Pasquale

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Mi rivolgo a voi cresimati: mi state ben attenti vero? Stamattina è avvenuto un grande prodigio, quel prodigio uguale a quello avvenuto il giorno della Pentecoste: nella vostra anima è venuto, invisibile sì, ma santo e ricchissimo di grazie, lo Spirito Santo; per voi oggi, ma anche per tutti noi, perché la vostra festa è la nostra, perché noi abbiamo gioito con voi, con le vostre famiglie. Questa è una grande giornata di festa, di esultanza, di ringraziamento a Dio; è una grande giornata che dovete portare con voi sempre. Qual è allora – mi ascoltate bene – qual è allora il ricordo forte che porterete con voi? Il ricordo forte sarà questo: che oggi c’è stato un incontro, ma è un incontro che deve proseguire meraviglioso, grande, della vostra fede, del vostro coraggio nella fede. Voi avete studiato, avete sentito la parola della Scrittura: lo Spirito Santo è l’Amore infinito di Dio, capite? L’Amore infinito! Dio viene a voi perché vi ama; Dio viene a voi perché vuole che la vostra vita valga, vuole che la vostra vita sia buona e sia serena, vuole che la vostra vita sia degna di tutto quello che il Signore ha sparso in voi; perché vedete, la vostra vita dipenderà dal vostro sì a Dio. Dire sì a Dio, sempre. Non si sbaglia mai a dir sì a Dio, a mettere Dio nella nostra vita. Ecco, quando c’è un flacone di profumo, se si lascia aperto cosa succede? Che il profumo svanisce. Il profumo invece, chiuso, conserva per degli anni il suo vigore. Avete ricevuto un profumo meraviglioso: conservatelo, conservatelo sempre! E vi do due aiuti, due aiuti che poi vi rammenterò spesso, vero? Per conservare il profumo della grazia di Dio, la prima cosa, lo sapete, il vostro - che cosa abbiamo fatto? – il vostro programma: la vostra Messa, la vostra Messa alla domenica, quel tesoro meraviglioso che è la vostra Messa; la Messa perché è l’incontro tra Dio e l’uomo, perché è la gioia dell’incontro per il bene dell’anima nostra e per il bene di tutti. E il secondo – lo indovinate subito, vero? – chi c’era nel Cenacolo insieme agli apostoli? Ho sentito bene… sì, certo: Maria santissima, la Madonna, c’era Lei. Ecco, vorrei che le steste sempre vicino e cominciate subito. Abbiamo iniziato ieri un mese dedicato alla Madonna, il mese di Maggio. Il mese di Maggio è un mese di rosario, di preghiera, di invocazione, per stare vicino a Lei e che Lei ci porti a Gesù. Amate la Madonna, state vicino alla Madonna e, se partecipate ai rosari che vengono detti vicino a casa vostra, ne avrete indubbiamente delle grandi grazie. Vedete quest’anno noi vogliamo capire meglio una preghiera che avete detto, avete sentito anche voi, che sono le litanie della Madonna. Le litanie, cosa vuol dire la parola litania? Litania vuol dire un preghiera dialogata, una preghiera in cui ci mettiamo insieme per chiedere, per lodare. Le litanie della Madonna non bisogna dirle a fior di labbro, non bisogna dirle senza capirle; delle volte a qualche bambino l’ho chiesto, a qualche bambino ho detto: “Mi sai dire che cosa vuol dire questa invocazione delle litanie?” C’era un po’ di difficoltà… Bene, adesso le vogliamo capire meglio: sono – e lo sapete quante sono le invocazioni delle litanie? Quante sono? Sono quarantanove, quarantanove – e sono delle lodi alla Madonna prese dalla Sacra Scrittura, dalla Bibbia e prese dagli scritti dei santi; quarantanove. E prima di tutto, prima di lodare la Madonna, con Lei andiamo davanti alla Santissima Trinità e diciamo: “Signore pietà”. Invochiamo il Padre e invochiamo il Figlio e invochiamo lo Spirito Santo, con Lei però! E dopo siamo più sicuri che la nostra preghiera è accettata, perché, quando si prega con la Madonna, è molto grande il nostro profitto. Quarantanove invocazioni. E non sono fatte a caso: hanno un ordine. Le prime tre, le sapete anche? “Santa Maria”, “Santa Madre di Dio”, “Santa Vergine delle vergini” introducono, sono come una musica di introduzione; noi ci mettiamo davanti alla santità della Madonna, alla sua grande dignità di Madre di Dio, alla sua anima candidissima e mirabile. E poi ci sono ancora della altre lodi. Le prime lodi le possiamo chiamare “le lodi della maternità”: “Madre di Cristo”, “Madre della Grazia divina”, “Madre purissima”, “Madre castissima”, “Madre sempre vergine”, “senza macchia”, “amabile”, “meravigliosa”, “Madre che ci consiglia bene”, “Madre del Creatore e del Salvatore”. E poi ci sono le lodi della sua Verginità, della sua illibatezza e la invochiamo come “Piena di saggezza”, “Degna di venerazione”, “Degna di lode”, “Vergine potente, clemente, fedele”. E poi vi sono le lodi della sua santità: diciamo che è “l’ideale di santità, che è “il trono della Sapienza”, che è “Tabernacolo”, che è “Rosa”, Rosa ricca di profumo, che è “Fortezza”, che è “Tempio”, che è “Stella”. E poi ci sono le lodi della sua bontà, quanto è buona la Madonna! E la chiamiamo “Salute dei malati”, “Rifugio dei peccatori”, “Consolatrice degli afflitti”, “Aiuto dei cristiani”. E poi infine ci sono le lodi della sua gloria, della sua regalità e la chiamiamo “Regina degli angeli”, “dei patriarchi” e “dei profeti”, ecc... Noi la invochiamo perché è la Signora che domina il cielo e la terra, perché è la Madre santa di Gesù e abbiamo la fortuna di poterla chiamare anche Madre nostra. Come le dobbiamo dir bene le litanie! Come dobbiamo gustare queste lodi alla Madonna! Ecco, bambini, mi avete capito il secondo aiuto? La Messa, la Madonna. E – attenti eh? – il flacone di profumo svanisce, se lasciato aperto. Tenete chiuso il vostro cuore al male, apritelo al bene, siate contenti così, sempre.

CODICE 82E1V01363N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 02/05/1982
OCCASIONE Vespro IV domenica Tempo Pasquale
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale, Cresimati
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Cresima
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