09/03/1975 - Vespro IV Domenica Quar

Sant'Ilario d'Enza, 09/03/1975
Catechesi a vespro

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Sempre commentando l’invocazione di Gesù re e centro di tutti i cuori, dicevamo domenica scorsa come dobbiamo modellarci sulla Madonna, in primo luogo, e sui santi per amare ed onorare il Cuore di Gesù; in modo particolare per ricopiarne le virtù. Ora scendendo un po’ più in pratica, ecco, che è giusto che ragioniamo di alcuni santi, particolarmente dei santi nostri patroni. Alle volte rivolgo la domanda e dico: quali sono i nostri santi patroni? Certo sant’Eulalia e san Macario! Ma, e gli altri santi? I santi che abbiamo così raffigurati nella nostra chiesa. Non sono forse le loro immagini perché impariamo particolarmente da loro come si sta vicino al Signore? Vedete la chiesa materiale è fatta così: è come una croce, al centro di quella croce c’è l’altare della messa, c’è il tabernacolo. Tutte le cose che sono nella chiesa convergono all’altare del sacrificio, al tabernacolo. Ecco, i santi li dobbiamo guardare non tanto per onorare loro, anche questo, ma soprattutto per imparare da loro, per avere la loro preghiera, perché noi battiamo le loro orme. Ho l’impressione, alle volte, che questi santi non siano nemmeno a conoscenza! Quante volte, ad esempio, dico: Porta questo… o va' a vedere all’altare di san Giuseppe… Risposta: qual è l’altare di san Giuseppe? Qual è? Alle volte, saranno i bambini…, gli adulti lo sapranno, ma non sanno neppure dov’è l’altare di san Giuseppe! Che vuol dire che una preghiera davanti all’altare di san Giuseppe… dubito che l’abbiano fatta! L’altare di san Giuseppe l’abbiamo lì! Che santi ci sono oltre a san Giuseppe? Lo sapete senz’altro: c’è l’immagine di sant’Antonio da Padova, c’è l’immagine di san Mauro abate, c’è l’immagine di santa Teresa di Gesù Bambino, c’è l’immagine di santa Rita da Cascia. Quando noi ci mettiamo davanti a questo altare abbiamo dunque dei notevoli esempi da imitare! Come hanno amato e centralizzato nel cuore di Gesù! Fermiamoci solo un momento stasera sulla figura di san Giuseppe. Giuseppe è uno dei santi più grandi, indubbiamente è uno dei santi che ha amato di più Gesù, perché di più è stato vicino a Lui: tutti gli anni di Nazaret, pensate! Se quella donna che ha avuto fede è guarita, perché per un istante ha toccato il vestito di Gesù, quale grazia, quale virtù sarà stata in Giuseppe scelto da Dio tra tutti i santi per essere il custode di Gesù! per essere con tanta purezza vicino alla Madonna! È vissuto tanti anni tra Gesù e Maria: come ci può insegnare il servizio! Come ci può insegnare la generosità! Questo santo è veramente uno dei santi che ha meglio tradotto l’insegnamento del vangelo, perché ha avuto il vangelo vivente con lui. Come è stato povero: quale distacco! Come è stato ubbidiente! Come è stato casto! Quale prodigio di preghiera deve avere avuto nelle sua vita, quando ha imparato a pregare da Gesù e dalla Madonna! Quale santa morte! È invocato come il patrono dei moribondi, quale santa morte, che è morto tra Gesù e Maria! Voi vedete come allora dobbiamo fermarci davanti alla sua immagine e come dobbiamo chiedergli di fare come lui, di trovare in Gesù il centro di tutta la nostra giornata, il centro di tutti i nostri pensieri, il centro di tutta la nostra attività. Voi ricordate che san Giuseppe è ancora venerato come il patrono della chiesa, proprio perché come ha custodito Gesù custodisce la chiesa. Come dobbiamo chiedergli allora di avere un senso ecclesiale profondo, di avere il senso del servizio nella chiesa. Oh, vogliamo veramente essere devoti di san Giuseppe. La devozione a san Giuseppe è una devozione molto, molto efficace. Diceva santa Teresa d’Avila: non ho mai chiesto qualcosa a san Giuseppe che non l’abbia ottenuta. Del resto quale voce potente ha presso Gesù e ha presso la Madonna! Ecco, allora ci insegni, particolarmente in questa seconda parte della quaresima, a realizzare come lui, per la nostra conversione.

CODICE 75C8V01343N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 09/03/1975
OCCASIONE Catechesi a vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Re e centro di tutti i cuori
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