17/03/1985 - Vespro IV Domenica Quar

Sant'Ilario d'Enza, 17/03/1985
Vespro IV domenica tempo di Quaresima

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È sempre lo stesso tema di meditazione sul quale insistiamo in questa Quaresima: la nostra unione e la nostra conformazione a Cristo. Ed è in questo senso che dobbiamo continuare la nostra meditazione sulla preghiera liturgica. Sentendo l’invito di Gesù come ci è presentato nel Vangelo di Luca: “Pregate senza interruzione” (cfr. Lc 21, 36), la Chiesa pone il tempo nella lode, il tempo come strumento di lode, il tempo che anticipa quella che sarà l’eternità della lode. Cosa faremo in Paradiso? Saremo sempre nella lode! Ecco che la Liturgia delle Ore vuole proprio presentare ad ogni ora il suo inno, ad ogni ora la sua elevazione, ad ogni ora la sua intercessione. Voi sapete com’è strutturata la Liturgia delle Ore: due sono le ore che richiedono particolare attenzione, le prime. C’è la preghiera del mattino e la preghiera della sera. Le due ore più importanti sono quelle che chiamiamo le “lodi” al mattino, perché aprono il tempo del fare e i Vespri che chiudono la giornata e vogliono essere il ringraziamento. Così, che sono le prime due ore che uno si deve preoccupare di santificare. Pregare bene al mattino, le lodi, pregare bene alla sera rendendo il ringraziamento con Gesù, che ci ha invitato al perpetuo ringraziamento. Il senso di Dio, il senso delle cose che riceviamo da Dio. E poi al mattino c’è l’Ufficio di lezione, che si chiamava anche prima “Mattutino”: è il tempo della meditazione. Dette le lodi, uno si raccoglie per meditare e riflettere sulla Parola di Dio. Sempre l’Ufficio di lezione è composto da un inno, da una lettura dell’Antico Testamento preceduta dai Salmi e da un commento fatto dalla Chiesa e dai Santi. Nei giorni di particolare letizia, si insiste poi nel chiudere questa ora con il «Te Deum», con il ringraziamento. Poi le altre ore della giornata. La “Terza”, da dire per chi ne ha possibilità alle nove del mattino, la “Sesta” da dire a mezzogiorno, l’ora di “Nona” da dire alle tre del pomeriggio, l’ora della crocefissone e morte di Gesù. Così, per chi lo può, tutta la giornata è santificata, dalle nove a mezzogiorno, da mezzogiorno alle tre, alle sei è l’ora dei vespri. Oltre a queste preghiere, la Chiesa invita a chiudere la giornata con un esame di coscienza: è l’ora di Compieta che chiude. Nella Compieta iniziamo mettendoci davanti a Dio, riconoscendone i benefici, guardando le nostre colpe, chiedendone perdono e ci si abbandona alla sua provvidenza, ripetendo le parole del Signore: “Nelle tue mani raccomando lo spirito mio” (Lc 23, 46). E’ una sequenza magnifica, una giornata intensa, un’unione forte con Cristo, una vera gioia, perché così la Liturgia delle Ore viene a farci gustare sotto la guida dello Spirito Santo la preghiera stessa di Gesù e a fare la preghiera secondo le intenzione di Gesù, per la gloria del Padre, per la salvezza del mondo.

CODICE 85CGV01343N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 17/03/1985
OCCASIONE Vespro IV domenica tempo di Quaresima
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Preghiera Liturgica
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