La nostra unione con Cristo nella liturgia della Messa avviene in maniera unica e potente, potente la nostra comunione con Lui. La liturgia realizza questa magnifica realtà, la liturgia ci fa avere un solo cuore con Cristo, una sola voce con Cristo, una stessa eredità con Cristo. Siamo suoi perché è proprio nella liturgia che ricordiamo come la chiesa è il corpo di Cristo e il corpo risente del capo, dipende dal capo, vive del capo. Dobbiamo, cioè, essere lieti di una grande letizia per questa comunione con Gesù, dobbiamo essere lieti e accettare la morte al peccato. Il peccato non ci deve più toccare perché toccherebbe Cristo, non ci deve più toccare perché, profanando noi stessi, profaneremmo Cristo e daremmo danno ai nostri fratelli. Ricordiamo quindi, come la liturgia ci ricorda, come la liturgia ci ammonisce, ricordiamo che sempre la nostra vera letizia sta nell'essere con Gesù, nel pregare con Gesù, nell'offrire con Gesù, nel realizzare con Gesù. La liturgia ci fa sacerdoti come Gesù, ci rende capaci di essere offerti come Gesù e questa è una cosa magnifica: essere partecipi così di Gesù e morire al peccato per vivere una vita da risorti, una vita quindi di pace e di gaudio, una vita che proprio Gesù ci alimenta e ci sostiene sempre.
CODICE | 89C4V013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 05/03/89 |
OCCASIONE | Vespro IV domenica di Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Comunione con Cristo |
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