08/12/1978 - Vespro Immacolata Consegna tessere AC

Per tradizione oggi i membri dell’Azione Cattolica fanno festa, cioè pongono il loro impegno nelle mani di Maria immacolata. È bene farlo, perché noi dobbiamo accrescere, e individualmente e come parrocchia, la nostra dipendenza da Maria, perché in Maria opera lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo ha formato nel suo grembo Gesù e lo Spirito Santo continua a formare in Maria i membri del corpo di Gesù. Cosa vuol dire appartenere all’Azione Cattolica? Vuol dire cercare (è uno sforzo!), cercare di realizzare meglio la propria vocazione battesimale, perché con il Battesimo abbiamo le due grandi realtà: di essere figli di Dio e di essere membri della Chiesa. E la Chiesa ha come scopo essenziale, vitale, quello di evangelizzare, secondo quello che è detto: “Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13-14). E perciò, i membri dell’Azione Cattolica non fanno altro che cercare di vivere il proprio Battesimo, senza alcuna pretesa di essere migliori degli altri, sapendo che la posizione del cristiano è quella di essere servo. “Io sono venuto a servire - ha detto Gesù” (cfr. Mt 20, 28). Voi dovete seguirmi, perché voi siete servi. Vogliono servire, vogliono far partecipare ai fratelli, categoria per categoria, la gioia di essere nel Signore, la gioia di camminare con Lui. Perciò, i membri dell’Azione Cattolica meditino su questa loro vocazione e cerchino durante quest’anno di essere veramente all’altezza dell’impegno che si prendono oggi. Tra grandi e piccoli siamo arrivati a novecento: è una quota molta alta, quando solo pochi anni fa eravamo meno, nel numero, meno della metà. Questa crescita, voglio sperare che sia anche di fervore, che sia anche di attività, che non ci sia nessuno neghittoso e fiacco, che non ci sia nessuno che dà una adesione solo nominale. Voglio sperare che questo nostro impegno sia largamente benedetto da Dio, perché possiamo portare molti frutti; giacché, non saremo giudicati dalle intenzioni e dalle parole: saremo giudicati dai fatti, dai fatti che spettava a noi fare, che era possibile fare e non abbiamo fatto. Perciò, essenzialmente, ricordiamoci che dobbiamo realizzare molta formazione interiore, molta vitalità, perché solo una vita interiore e profonda può essere adoperata dal Signore a produrre i frutti. Dobbiamo vivere una vita cristiana veramente viva e grande. La vita cristiana è fatta di preghiera, la vita cristiana è fatta di meditazione, la vita cristiana è fatta soprattutto di liturgia. Ed è nella vita liturgica dove dobbiamo insistere maggiormente; un’insistenza che del resto abbiamo sottolineato negli Esercizi Spirituali e non cessiamo di ripetere. Una vita liturgica cosciente, forte; una vita di liturgia che sia proprio espressione della nostra convinzione di essere Chiesa e di agire come Chiesa. E poi, la nostra generosa donazione: donazione di tempo, donazione di cose, donazione per tutte le opere di bene che svolgiamo. Ne abbiamo, con la grazia di Dio, fatte alcune; ce ne restano tante da fare. Ora, se siamo uniti e tutti siamo fervidi, è possibile raggiungere molte mete. Insisto poi, perché, essendo l’Azione Cattolica suddivisa in gruppi, ogni gruppo senta di essere una vera famiglia, realizzi un’amicizia profonda, ma non dimentichi che non è per se stesso: è piuttosto per la Chiesa, e la Chiesa è per il mondo. In questo dinamismo, invochiamo la grazia dello Spirito, per l’intercessione della Santissima Vergine.