15/05/1988 - Vespro Solennita Ascensione

Dobbiamo proprio ringraziare il Signore, ringraziarlo per i doni che ha fatto ad ognuno di noi, particolarmente ad ognuno di voi della Messa di Prima Comunione; ad ognuno di voi. Diventati piccoli tabernacoli dello Spirito Santo, dovete essere fedeli. Noi oggi invochiamo con particolare forza lo Spirito Santo, perché Gesù è salito al cielo per mandarci lo Spirito Santo. “Se io non vado – aveva detto – lo Spirito Santo non verrà da voi”. Vorrei che il nostro ringraziamento si traducesse in una grande verità da praticare ogni giorno: il Signore vuole che il cristiano si affidi allo Spirito, non vuole che il cristiano si fidi esclusivamente della propria saggezza, del proprio criterio, del proprio buon senso. Vuole che ci affidiamo all’ispirazione di Dio, alla sua guida, al suo conforto, alla sua consolazione. Senza l’intervento di Dio, senza la consolazione di Dio, siamo veramente miserabili. Abbiamo bisogno di Dio, abbiamo sempre più bisogno di Dio, abbiamo bisogno della sua misericordia che perdona i nostri peccati, abbiamo bisogno della sua luce che ci indichi il cammino, abbiamo bisogno della sua forza per sostenere tutte le prove della vita. Ecco, resti questo il nostro proposito: affidarci a Dio, fidarci di Dio, lasciarci condurre da lui. Ed ora a voi, bimbi della Prima Comunione: non ripeto, ma lo ricordate quello che ho detto stamattina? Ve lo ricordate? Le tre cose? La grazia, la bontà e la Messa. Teneteli sempre davanti questi tre propositi: vivere nell’amore di Dio; essere buoni con tutti, soprattutto essere di consolazione ai vostri cari; e la Messa, la Messa che dovete amare, che dovete seguire, che dovete realizzare con la vostra stessa vita. Essere con Dio, essere in Dio, essere nella sua benedizione e nella sua grazia. Crescete bene, crescete con gioia, crescete con fede, crescete da veri cristiani. Che non abbiano mai da dire di voi che crescete come falsi cristiani! Crescete nella schiettezza della fede e dell’amore di Dio.