10/02/1980 - Vespro V Domenica Ord

Sant'Ilario d'Enza, 10/02/1980
Catechesi al Vespro

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Cosa vuol dire benedire Dio? Vuol dire riconoscerne la grandezza e riconoscerne i benefici. Tutto quello che noi abbiamo è suo dono, lo stesso nostro amore con cui cerchiamo poveramente di ricambiare il suo, anche questo è dono. Ecco perchè dobbiamo restare in un ringraziamento perenne. Insiste tante volte la liturgia perché restiamo sempre nel ringraziamento. E il centro di tutta la nostra vita di fede è proprio l'Eucarestia, che è la celebrazione grande del ringraziamento al Padre insieme con Gesù, che si fa presente per noi sull'altare. E in questo inno di ringraziamento nessuna cosa viene esclusa. Dobbiamo ringraziarlo anche quando permette il dolore, anche quando permette la prova. Dobbiamo ringraziarlo persuasi che tutto è dono, tutto è grazia e dobbiamo saper corrispondere, corrispondere con particolare vivacità. Parlavamo, domenica scorsa, della nostra responsabilità. Come noi dobbiamo ringraziare Dio, non soltanto con le parole, ma volendo espletare fino in fondo le capacità che Lui ci ha dato. Quando vediamo questa responsabilità, quando ci impegniamo per misurare bene ciò che facciamo, il nostro atto assume una pienezza, una pienezza morale. Come quando uno è addormentato o per colpa sua fosse così, senza la cognizione, abbiamo che la responsabilità del sogno non c'è. C'è invece quando la responsabilità ha prevenuto: uno che droga se stesso, e sa che perderà il senso di responsabilità, è colpevole di tutto quello che commetterà, anche se sul momento non è responsabile. Noi siamo padroni di noi stessi e in questa padronanza viene il servizio di Dio. Quando noi, senza volontà, non siamo padroni di noi stessi, allora non c'è nemmeno un atto morale. Oh, come dovremmo stare attenti perchè tutto il nostro servizio a Dio fosse pienamente sentito e responsabile! Come ci dovremmo sentire, ogni giorno, in un servizio sereno e completo a Dio! Come ognuno di noi si deve stimolare perchè l'intelligenza sia, più che può, aperta, perchè la memoria sappia ricordare tutto quello che ci serve al servizio di Dio, perchè possiamo avere una volontà forte, perchè possiamo avere quello spirito di sacrificio che ci pone nella generosità di tutte le circostanze. Benedetto Dio! Ecco, allora le parole che dice S. Paolo raccogliamole dentro di noi e promettiamo al Signore di dargli tutto quello che possiamo, fino in fondo, di donargli la nostra vita così, ora per ora secondo che Lui ci dà il tempo, le capacità, secondo quanto Lui ci muove l'intelligenza, ce la apre e sostiene il nostro cuore in un servizio totale e sereno.

CODICE 80B9V01334N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 10/02/1980
OCCASIONE Catechesi al Vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Moralità
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