Il vangelo di san Luca ci ha riportato le parole di Gesù: “Pregate continuamente” (cfr. Lc 21, 36). La nostra preghiera dev’essere tutto l’orientamento della nostra vita. Dobbiamo, come dice la lettera agli Ebrei, offrire per mezzo di Gesù un sacrificio di lode incessante a Dio. Tutta la vita di un cristiano deve essere gloria a Dio. E la preghiera propriamente detta deve segnare le nostre ore, la consacrazione del tempo. La Liturgia delle Ore ha proprio questa finalità: che noi trasformiamo le cose in una vera lode, che il nostro atteggiamento sia di ringraziamento e di amore, sia un memoriale continuo delle opere del Signore. In fondo, la liturgia della lode ha lo scopo di estendere a tutte le ore il momento meraviglioso dell’Eucaristia, della nostra unione stretta con Gesù, che moltiplica mirabilmente i suoi miracoli per essere con noi, per offrirsi ancora per noi, per coinvolgerci nell’offerta. Ecco, la Chiesa vuole che tutto il nostro tempo sia così offerto a Dio, il tempo del giorno e il tempo della notte, una lode, un’incessante comunicazione che per mezzo di Gesù sale al cielo, una unione fervida alla liturgia celeste, per cui con Gesù, con la Vergine, con i santi doniamo e offriamo. Un dono il nostro tempo, un dono a Dio perché da Lui ci è venuto tutto in una maniera mirabile e grande. La provvidenza di Dio nel piano naturale e soprannaturale è così grande, che supera ogni nostra intelligenza. Sentiamo il bisogno allora di consacrare a Dio e di seguire i consigli e le disposizioni che ci dà la santa liturgia.
CODICE | 85B9V01334N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 10/02/1985 |
OCCASIONE | Vespro V domenica Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Preghiera liturgica |
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