09/05/1982 - Vespro V Domenica Pasqua

Sant'Ilario d'Enza, 09/05/1982
Vespro V domenica Tempo Pasquale

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La lettura ci presenta Gesù sommo sacerdote che offre il sacrificio per i peccati, e così vince. Ecco, proprio il senso dell’invocazione che vogliamo oggi meditare: “O Figlio, redentore del mondo, Tu che sei Dio”. Il peccato tocca l’infinità, tocca l’infinità perché è un’offesa diretta a una Persona di dignità infinita. Ecco perché, per scontarlo adeguatamente, il Figlio di Dio ha dovuto farsi uomo e ha dato la sua redenzione, l’ha data per tutti gli uomini. E nessun uomo può arrivare a Dio, se non per mezzo di Gesù. Tutti, tutti senza eccezione, tutti hanno bisogno di Gesù redentore. La Madonna stessa è stata redenta, redenta non dai peccati che non ha fatto, perché nessun peccato noi possiamo trovare in Maria, nemmeno il peccato originale; ma anche Lei è stata redenta, perché è stata preservata da ogni peccato nella previsione che Dio ha fatto dei meriti di Gesù. Anche la Madonna perciò è debitrice a Gesù; se non è caduta nella colpa d’origine, se è stata arricchita di grazia, lo è stata per i meriti infiniti di Gesù. Tutti allora dobbiamo restare in un profondo ringraziamento e dobbiamo sentire come ci è necessario Gesù; non ci è solo amabile, caro: ci è estremamente necessario. Senza Gesù, la nostra vita non avrebbe significato, i nostri dolori non avrebbero merito, le nostra preghiere non salirebbero al trono dell’Altissimo. Un sentimento profondo di riconoscenza, che si deve tradurre in una collaborazione generosa e continua alla sua opera, perché il Signore vuol compiere fino in fondo la sua redenzione. E noi saremo completamente redenti, quando potremo cantare l’inno di gloria a Dio nel Paradiso. È necessaria la nostra corrispondenza, il nostro sì, il nostro umile ma deciso sì, il nostro perseverante sì. Dobbiamo allora corrispondere al dono di Gesù con il nostro vero segno di amore. Noi dobbiamo fare tutto quello che possiamo e lo dobbiamo fare spinti dall’amore. È la carità di Cristo che ci spinge, la carità per la quale riconosciamo in Lui, meraviglioso, il donatore e lo dobbiamo fare guidati dalla Madonna, perché, se è vero che la Madonna ha ricevuto tantissimo, è ancor vero che ha corrisposto tantissimo. Anche Eva aveva ricevuto molto e invece di corrispondere ha peccato. Maria santissima ha ricevuto, ma ha detto un sì pieno e con un sacrificio in certi momenti enorme ha saputo dare la propria collaborazione, ha saputo amare il Signore con tutte le forze.

CODICE 82E8V01364N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 09/05/1982
OCCASIONE Vespro V domenica Tempo Pasquale
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Figlio redentore del mondo tu che sei Dio
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
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    Umberto Roversi

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