È stata mandata questa parola di salvezza. Ogni assemblea liturgica raccoglie una parola di salvezza; particolarmente nell’assemblea liturgica viene annunciata la morte e la resurrezione del Signore e si rinnova il mistero della sua immolazione. Ecco perché ogni assemblea liturgica ha una dimensione chiaramente impegnativa: l’impegno è di entrare nella salvezza, cioè ogni assemblea liturgica ha come scopo la santificazione nostra e la glorificazione di Dio. Ogni assemblea liturgica ci porta allora nel cuore stesso della nostra salvezza, nel cuore stesso del nostro cammino di bene e di santità. Ogni assemblea liturgica ci impegna a diventare come ci vuole il Signore, a diventare santi, a bruciare tutta la miseria del peccato, tutta la povertà orrenda che il peccato semina in noi e attorno a noi. E ci dobbiamo sentire investiti del desiderio di corrispondere all’amore di Dio con tutte le nostre forze, perché troppo spesso siamo stranamente pigri e la nostra vita spirituale non va avanti perché non desideriamo abbastanza la gloria di Dio e non facciamo le cose per suo amore. La parola di salvezza, che dobbiamo raccogliere, allora sta qui: in ogni assemblea ci dobbiamo tutti rincuorare e accrescere la nostra fede, accendere vivamente la nostra speranza, fare veramente dilatare la nostra carità. Ogni assemblea liturgica, per ognuno che è attento, è un rinnovamento sicuro del nostro impegno e della nostra generosità. Ed è questo che vorremo sempre realizzare.
CODICE | 84D7V01344N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 08/04/1984 |
OCCASIONE | Vespro, V domenica di Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Preghiera liturgica |
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