Dio sceglie, Dio chiama. Tutta la nostra virtù sta qui: il dire di sì, volentieri, con tutto il cuore al Signore; perché Lui sceglie e Lui chiama per la salvezza, cioè, nel suo amore infinito ci vuole arricchire e donare, ci vuole realizzare in pienezza come suoi figli, a immagine del suo Figlio diletto, l’unigenito, Gesù. E Gesù nella sua vita ci ha insegnato come dire di sì. Noi ricordiamo tutti le parole che disse un giorno ai suoi apostoli, quel giorno nel quale aveva convertito la samaritana. Gli dicevano: “Signore, mangia”; aveva fatto tanta strada, era stanco, ma Gesù rispose: “Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato”. Gesù obbedientissimo, non ha mai fatto la sua volontà, ma si è lasciato condurre dallo Spirito Santo a fare sempre, con tutto il cuore, la volontà del Padre suo, anche quando questa volontà gli sarebbe stata di angoscia, di un’angoscia che dava la morte: “Non la mia, ma la tua volontà”. Dobbiamo allora animarci a seguire l’obbedienza di Gesù, perché il nostro sì sia conformato al sì di Gesù, sia un unico sì del capo e delle membra; perché è proprio in questo che il Signore resta glorificato: quando le membra si assomigliano in tutto al capo.
CODICE | 83BCV01335N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 13/02/1983 |
OCCASIONE | Vespro VI domenica Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Gesù obbediente |
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