30/05/1976 - Vespro VII Domenica Pasqua Prima Comunione

Sant'Ilario d'Enza, 30 Maggio 1976
Vespro

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Cosa ho detto ai cresimati? Adesso dico qualche cosa a voi della prima comunione. A voi che avete ricevuto Gesù. Il vostro colloquio con Gesù, che si è iniziato oggi così bene, è un colloquio che deve continuare. Le vostre comunioni devono essere come tanti gradini che vi portano sempre più in alto. Ho detto a quelli della cresima: la messa sempre, la messa bene, la messa insieme. A voi della prima comunione dico, state attenti, veh!, che dopo me lo ripetete, vero?: la comunione con gioia, la comunione per tutti, la comunione in ogni messa. Vedete che è un po’ più difficile, però bisogna ripeterlo. Bisogna ripeterlo. La comunione fatela con gioia. La comunione per tutti. La comunione in ogni messa. Ci scommetto che se ne chiedo a uno me lo sa ripetere da solo. Me lo sa, me lo sa ripetere da solo perché l’ha già imparato. Ce n’è uno che lo vuol dire da solo? Da solo? Sì. C’è una mano alzata. Sentiamo. Di' forte, veh! Ah! La bambina è stata brava. Dei maschietti ce n’è… c’è, c’è una mano alzata. Sì, sentiamo. Ah! Allora ve le spiego adesso che le sapete. La comunione con gioia. Come l’avete fatta oggi la comunione con gioia, fatela sempre, perché la comunione è l’incontro col Signore nella messa e la messa è la nostra salvezza. Fate sempre la comunione con gioia perché si incontra l’amico Gesù. Seconda cosa, v’ho detto: la comunione per tutti. Perché la comunione è per diventare buoni, ma dobbiamo pensare che diventiamo buoni non solo per noi, per tutti. La chiesa ha bisogno di tante comunioni fatte bene. Il mondo ha bisogno di Gesù e, se voi lo ricevete bene, potete aiutare tutti. E poi ecco il terzo: la messa sempre. La messa sempre dicevo a quelli di quinta. A voi dico la messa sempre, ma nella messa sempre la comunione, perché la messa è partecipata bene quando c’è la comunione. Siamo d’accordo così. Adesso, adesso vorrei dirvi un’altra cosa. Domani sera noi facciamo la consacrazione alla Madonna. Perché la Madonna è la nostra madre. Consacriamo a lei i nostri cuori, consacriamo tutta la parrocchia. Ecco perché vorrei che ci foste tutti domani sera. Che domani sera fosse una grande cosa. Ed ecco perché il quadretto che vi do, e a quelli della cresima e a quelli della prima comunione, è un quadretto molto prezioso. È l’immagine della Madonna venerata qui in questa chiesa: l’immagine della Beata Vergine del Carmine. Adesso disgraziatamente quel quadro è scomparso però ho potuto riprodurla perché ho trovato in archivio un rame, a spiegarvi che cos’è, un’incisione su rame. E ho fatto fare una stampa che è venuta bella, preziosa. Una stampa in rame. L’immagine della Beata Vergine del Carmelo venerata in Santa Eulalia. Quanti secoli! Quel rame è del ‘700. quanti secoli hanno testimoniata la devozione alla Madonna. È tradizione della nostra parrocchia un’intensa devozione alla Madonna. Vorrei che sentiste questa gioia. La gioia di potere anche voi essere vicino alla Madonna e il quadro che porterete nelle vostre case vi ricorderà che la Madonna è la nostra madre e a lei vi affiderete per essere veramente molto bravi, perché la giornata di oggi dice sempre, dice in ogni giorno al vostro cuore: il Signore è buono, amalo. Ecco, ci sarebbe poi un discorso da fare ai grandi, ma lo farò poi in un’altra occasione, sulla nostra frequenza alla dottrina, sulla nostra collaborazione con le famiglie per questo grande lavoro della dottrina. Mi auguro che ogni anno si possa crescere in questa collaborazione per portare ai nostra bambini la parola, la luce, la grazia del Signore. Adesso facciamo la novena della Pentecoste e diamo la santa benedizione.

CODICE 76EVV01366B
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 30 Maggio 1976
OCCASIONE Vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale, bambini di prima comunione
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Comunione
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