13/07/1980 - Vespro XV Domenica Ord

Sant'Ilario d'Enza, 13/07/1980
Catechesi al Vespro XV domenica Tempo Ordinario

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1 Pt 1, 3-5 dal salterio domenica 3° settimana Il cristiano deve essere come Gesù Cristo. Anche il cristiano deve accettare la volontà del Padre che si è espressa in Gesù Cristo. Ha detto Gesù: “Sono venuto dal Padre e ritorno al Padre” (cfr. Gv 16, 28). Lo diceva poche ore prima di incominciare la sua Passione. Era venuto dal Padre, aveva accettato questa volontà per cui era come annientato. Doveva subire l’umiliazione della sofferenza e della morte in croce, ma la via del Padre passava per la croce e Gesù l’accetta. Sa che dopo la croce c’è la risurrezione e c’è una risurrezione che non cessa mai. “Noi”, dice l’apostolo san Pietro, “abbiamo ricevuta la stessa eredità”, abbiamo la stessa sorte. Dobbiamo dunque accettare la via di Gesù Cristo. Il cristiano perciò che vuol preferire il proprio egoismo, la propria pigrizia, che vuol preferire il suo orgoglio e la sua sensualità, non è nella via di Gesù Cristo. Non avrà l’eredità di Gesù Cristo. Il cristiano che è fedele, che accetta la legge della lotta, la legge dello sforzo, della mortificazione è sicuro: ha conservata nei cieli, dalla potenza di Dio, questa eredità di gloria. Dobbiamo perciò non lasciarci mai prendere dalla facile nostra forma di disimpegno. Il lasciarci andare. Guardiamo quello che il Signore ci ha promesso. È tanto facile periodicamente lasciarci andare e perdere il lavoro che abbiamo fatto e scendere a compromessi. E voi sapete che il tempo d’estate è uno dei tempi di prova. Lasciarsi andare, essere meno fedeli, meno custoditi, mandare in vacanza lo Spirito. Quanto profitto si perde! Quanta dissipazione, che rovina! Dobbiamo stare molto attenti perché è estremamente facile, è tale che tutto ci porterebbe lì. Stare attenti. Proporci quella linea chiara e forte di vita cristiana, dappertutto. Dovunque andiamo. Senza compromessi. Con decisione. Soprattutto curare sempre la nostra vita spirituale, ricordando che non c’è vita cristiana se non c’è ascetica, cioè se non c’è questo sforzo deciso, continuato, gioioso, confidato. È su questo che ci richiama la lettera di san Pietro e in questo formuleremo il nostro proposito.

CODICE 80GCV0133EN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 13/07/1980
OCCASIONE Catechesi al Vespro XV domenica Tempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La via della croce
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