06/10/1974 - Vespro XXVII Domenica Ord

Sant'Ilario d'Enza, 06/10/1974
Catechesi a Vespro

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Riprendiamo le nostre conversazioni sulle litanie del Sacro Cuore. Ho visto, facendo dei sondaggi, che vi ricordate dove siamo arrivati; l’avete detto, sì, abbiamo svolto le prime nove invocazioni. Sì, ora cominciamo la decima. La decima invocazione dice “O cuore di Gesù, pieno di bontà e di amore, abbi pietà di noi”. Siamo invitati allora a meditare sulla bontà, che più che essere una singola virtù è un complesso di virtù, comprende la misericordia, comprende tutto quell’insieme di umiltà, di gentilezza, di generosità, di aiuto, di aiuto in ogni circostanza. Ecco, la bontà la vediamo elevata al sommo nel Cuore di Gesù, e qui vorrei fermarmi solo su una cosa: come conosciamo la bontà di Gesù? Non meditando in astratto, ma guardando quello che Gesù ha fatto, perché per amore a noi è sceso sulla terra e per amore a noi è vissuto e a Betlemme e a Nazaret e nei luoghi della sua predicazione, della sua azione. Il Signore è stato veramente buono, buono con tutti, buono ad ogni costo, buono fino a subire senza una parola, una ribellione, gli oltraggi più amari, le offese più dure, fino a soffrire come ha sofferto nella sua Passione. Il vangelo sottolinea l’atteggiamento di Gesù durante la Passione e lo svolgersi della Passione: Gesù taceva. Ecco, parlavamo stamattina del nostro impegno del rosario, ecco il mio invito allora: scoprire la bontà di Gesù mentre recitiamo il rosario, farci introdurre dalla Madonna nei misteri della bontà di Gesù e allora il nostro rosario non sarà semplicemente una ripetizione, sarà un’ascensione, di mistero in mistero capiremo sempre di più, di mistero in mistero approfondiremo sempre meglio, di mistero in mistero potremo raffrontarci con questa bontà. Pensate: la bontà di Gesù nei misteri del gaudio, la bontà di Gesù nell’Annunciazione: venuto per noi, la sua offerta al Padre; la bontà di Gesù nella visitazione: è andato a santificare Giovanni; la bontà di Gesù nella sua nascita: accoglie tutti, soffre per noi. La bontà di Gesù nella Presentazione al tempio, quando si offre al Padre così piccolo, ma così grande, si offre per tutta la missione del Padre; così nel quinto mistero, eccetera... Noi poi proseguiamo nei misteri dolorosi, ecco, la bontà di Gesù quando era in mano ai carnefici. I misteri della gloria: la bontà di Gesù nel suo trionfo, nel dono che fa della chiesa, la sua perpetua intercessione per noi in Paradiso. Scoprire la bontà di Gesù vuol dire entusiasmarsi di Gesù, vuol dire sentire sempre di più come la nostra vita non può essere diversa dalla sua, è restare con Maria in contemplazione di questo amore infinito, è farci aiutare da Maria, perché questo amore infinito trovi in noi corrispondenza, perché non siamo ingrati di fronte alle grazie di Dio, perché non siamo sordi di fronte alla sua parola, perché ci muoviamo e l’unica cosa che ci può muovere è proprio l’amore. È a quest’amore così universale, così delicato, direi così spicciolo, che noi ci riferiamo quando parliamo di bontà. Andiamo dunque dal Cuore di Gesù per imparare da Lui fino in fondo.

CODICE 74L5V0133QN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 06/10/1974
OCCASIONE Catechesi a Vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI 10- Pieno di bontà e di amore
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