Quando nei salmi leggiamo l’espressione: “Signore, io con i tuoi angeli canterò le tue lodi” (cfr. Sal 137,1), viene spontaneo raccomandarlo in questa vicinanza della festa dei santi; perciò dobbiamo raccomandare la preghiera, perché la nostra lode della domenica sia veramente piena, perché la domenica è data per la lode al Signore. Vedete che i Vespri sono ancora lontano da quello che dovrebbero essere, almeno come numero. Se guardo con anche elementare deduzione penso anche solo ai gruppi e mi accorgo che forse ne mancano parecchi che potrebbero esserci, anche se suppongo che altri ne siano impediti. Siccome la nostra parola non è abbastanza efficace, ecco perchè vi raccomando la preghiera. Lo so, il lavoro che dobbiamo svolgere come comunità è un lavoro di lode di Dio e di amore al nostro prossimo. Raccomando questo lavoro in modo speciale ai gruppi: la lode di Dio comunitaria che così fortemente porta i frutti, perché finalmente si possano vedere, mentre al momento, se non erro, non si vede granché. Ora continuiamo il nostro impegno di meditazione e di riflessione sulla Madonna. Parlavamo domenica della sua regalità. Quanto il Signore ha dato alla Madonna di potere, che è potere di amore! Sì, perché quanto più il Signore ama un’anima, tanto più l’associa a sé nella sua opera. L’associa a sé anche nei particolari di quest’opera. C’è un’intesa vivissima. L’attenzione che le anime generose volgono al Signore è proprio in questo senso: cioè sapendo che il Signore associa quelli che ama, coloro che vogliono essere amati si donano totalmente, completamente, si pongono in una disponibilità veramente completa. Così in modo eminente è stato nella Madonna. Ha saputo associarsi e si è posta totalmente a disposizione di Dio. Non ha posto delle condizioni, non ha posto dei limiti, non ha posto delle obiezioni, ha saputo dire di sì. Fino in fondo. Sapeva ciò che si chiedeva da lei in umiltà, di servizio. Sapeva che cosa il Signore le avrebbe potuto chiedere, anche se lei non capiva, non sapeva, ma il suo sì era incondizionato. Maria non comprese sempre. In un episodio del Vangelo, quando fu ritrovato Gesù nel tempio, Maria non comprese, ma Maria ubbidì. Maria ubbidì giorno per giorno, senza cercare privilegi, senza cercare delle coperture, delle evasioni. Maria ha detto di sì. Ha compreso allora questo amore di Dio e lo ha seguito fino in fondo. Molte volte anche per noi si presenta il domani con un punto interrogativo: cosa sarà di noi? Che cosa Dio ci domanderà? La sua parola è una parola che si deve amare non temere. La sua parola va attesa con sempre grandissimo amore. “Signore, quello che mi farai, anche se non lo so, lo accetto. Accetto la vita, accetto la morte che tu permetterai, accetto quanto mi ripugnasse, quanto fosse molto difficile. So che la tua azione è un’azione d’amore, come è stato per la Madonna, e so che più mi chiederai è perché più mi ami”. Ecco, è così che dice un’anima, così dice un’anima veramente abbandonata al Signore, così è la vera devozione alla Madonna. Seguirla così, giorno per giorno, nel dire di sì a Dio in ciò che vediamo e anche in ciò che non vediamo.
CODICE | 72LUV0133TN |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 29/10/1972 |
OCCASIONE | Omelia Vespro XXX domenica Tempo Ordinario anno A |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Disponibilità di Maria |
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