Dicevamo come la fede è la via a partecipare alla sapienza del cuore di Gesù. Se nel cuore di Gesù vi è ogni tesoro di sapienza e di scienza, è impossibile che possa arrivare fino a noi se non ci poniamo nell’ordine stesso della sua rivelazione. Questa sera aggiungiamo ancora di più: diciamo con Giovanni apostolo che anche noi abbiamo creduto all’amore. Il mezzo unico, parliamo di unicità in un ordine di totalità, è proprio accogliere l’amore di Cristo in noi, cioè le opere del Signore sono misericordia e amore. Perché molti si rifiutano? Perché sono fuori da una visuale di amore. Quando noi leggiamo le parole della Scrittura “Così Dio ha amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito”, questa parola non ha senso per loro: come, Dio l’infinito, manda il suo Figlio per noi, poveri uomini? Quando parliamo di Cristo che ci ha amato fino all’olocausto completo sulla croce si possono ancora richiamare le parole di S. Paolo: “La croce è stoltezza per alcuni, scandalo per altri”. Quando noi diciamo che Gesù è presente nel santissimo Sacramento dell’altare, che sotto le apparenze di un po’ di pane c’è Lui, tutto Lui, corpo, sangue, anima e divinità, si mettono a ridere, perché non possono, nella loro grettezza e nel loro egoismo, immaginare che l’amore possa fare tanto da ridursi a una cosa, da ridursi al niente per la persona amata, tanto più quando noi lo accogliamo così male, quando noi tutti i giorni lo tradiamo, quando noi tutti i giorni seguitiamo nei nostri peccati, un moltiplicarsi di peccati di fronte al moltiplicarsi dell’amore di Dio. Insomma, per credere, per capire Gesù, bisogna entrare nella psicologia dell’amore, nella forza dell’amore, bisogna cominciare dalle parole di Giovanni: “Che cosa è Dio? Dio è amore.” La rivelazione di Gesù è la più grande manifestazione dell’amore di Dio, la rivelazione di Gesù è la misericordia di Dio che è venuto a cercare la pecorella smarrita: prendi via l’amore e il vangelo diventa indecifrabile. Entra dunque nell’amore: più entrerai nell’amore e più capirai il Signore, più capirai le cose strane, aggrovigliate, difficili che avvengono nella tua vita, non ti scandalizzerai più né guardando la vita degli altri, né guardando la tua vita, non ti scandalizzerai più nemmeno di fronte alla più atroce disgrazia, perché ripeterai: “Io credo all’amore e se il Signore permette alcune cose che per noi sono indecifrabili, c’è una ragione fortissima che contempleremo in Paradiso nella gloria del suo amore”. Ecco perché per essere devoti al sacro cuore di Gesù bisogna entrare in questo clima di fiducia, di abbandono, di sicurezza: Dio è amore e tutto quello che fa lo fa per amore, Dio non fa niente se non per amore. Per amore ha creato l’uomo, per amore ha tracciato la storia della salvezza, per amore ci ha mandato Gesù e Gesù è stato la sua grande manifestazione e il cuore di Gesù ha palpitato per noi, palpita ancora per noi, il cuore di Gesù è in una pienezza di donazione e di carità. Ecco allora il nostro impegno: leggere l’alfabeto di amore, leggere nell’ordine dell’amore, tutto. Se noi insisteremo su questo noi allora troveremo molto più facile la strada del Signore. Se noi ci approfondiremo così, veramente grande sarà il nostro progresso spirituale. Domandiamo al Signore questo amore forte, vivo, perseverante.
CODICE | 75M1V0133UN |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza 02/11/1975 |
OCCASIONE | Catechismo a vespro |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Leggere tutto nell’amore di Dio |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS