13/04/1974 - Articolo di fondo Il Ventilabro 13 Obbedienza

Sant'Ilario, 13.4.74
Articolo di fondo de "Il Ventilabro" pag 1

OBBEDIENZA È una virtù difficile. Eppure è estremamente necessaria. Soprattutto in questo momento della vita della Chiesa. Da parte di molti si tenta di presentarne un concetto deformato, come di una virtù passiva che mortifica i valori della libertà e della dignità dell'uomo creatura e figlio di Dio. Gesù ci presenta il vero modello di obbedienza. Tutta la sua vita è stata obbedienza. Venne per fare la volontà del Padre e, prendendo la natura di servo, in tutto ciò che Egli soffrì conobbe a prova l'obbedienza (Concilio Vaticano II). Per tutti i seguaci di Cristo obbedienza è dunque sacrificio di sé nell'offerta totale della propria volontà al Signore, per potere realizzare una più intima comunione con la divina volontà salvifica. Obbedienza allo Spirito Santo che si manifesta nella sua Chiesa. “I laici, come tutti i fedeli, con cristiana obbedienza prontamente abbraccino ciò che i Pastori, come rappresentanti di Cristo, stabiliscono come maestri e rettori nella Chiesa, seguendo in ciò l’esempio di Cristo, il quale con la su aobbedienza fino alla morte, ha aperto a tutti gli uomini la via beata della libertà dei figli di Dio" (Lumen Gentium, 37). Può costare molto. È la penitenza della nostra ragione (San Francesco di Sales), è il migliore olocausto (San Filippo Neri). Una obbedienza autentica: di attività e di collaborazione, che crea e non accetta supinamente. Ma sempre un'obbedienza che costa. Don Primo Mazzolari è stato un prete che ha saputo obbedire. La sua obbedienza è rimasta come la sua gloria. Quando l'autorità gerarchica gli proibì la sua attività di scrittore sulla rivista «Adesso», obbedì prontamente e rispose con parole che rivelano le dimensioni grandi di lui uomo e sacerdote: “Benché non si tratti che di libere opinioni, che non impegnano il credente, mi inchino e accetto, senza discutere e senza chiedere spiegazioni, I'obbedienza che spero di consumare ilarmente e cordialmente. «Adesso» è meno di un attimo, mentre la Chiesa è la custode dell'eterno e io voglio rimanere nell'eterno”. Diceva ancora: “Siamo innamorati della Chiesa e vogliamo rimanere fino all’ultimo. Peccatori, non eretici. Non mi importa pagare, purché qualche cosa continui a camminare secondo i disegni divini”. In questa radicale disponibilità ascoltiamo sempre il Papa, ascoltiamo i nostri i vescovi, la nostra unione con loro sia sempre piena e sincera. In questo è il segreto di tutta la nostra forza, è il senso della nostra testimonianza. “Perché vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro”.

CODICE 74DCS010
LUOGO E DATA Sant'Ilario, 13.4.74
OCCASIONE Articolo di fondo de "Il Ventilabro" pag 1
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Scritto
ARGOMENTI Obbedienza; Don Mazzolari
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

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