UN UOMO DI FEDE Chi ha conosciuto Giovanni Guatteri ha potuto ben esclamare: ecco, tra noi si è verificata la parola della Scrittura, “il giusto vive di fede”. Aveva una fede profonda, lineare, piena. Respirava la fede. L'aveva posta al centro vero della sua vita. Sapeva come la Provvidenza è l'azione paterna e vigile di Dio e non dubitava, non oscillava, anche di fronte alle prove, alle ristrettezze, alle incognite. In una collaborazione generosa, continua e forte della sua sposa, la signora Carlotta, tutte le gravi difficoltà furono vinte: guardarono avanti con serenità e con coraggio. La numerosa famiglia nacque così nella certezza del loro amore consacrato dalla grazia del Signore, nelle consapevolezza e nella fiducia indiscussa della loro missione. E ancora un lavoro lungo, diuturno, compiuto insieme e offerto insieme. La fede di Giovanni era così profonda che traspariva da ogni suo gesto, da ogni sua scelta. Una fede senza pose, senza snobismi, senza affettazione, qualcosa che sembrava come spontaneo, come naturale. Una fede che aveva logicamente il suo centro nell'Eucarestia, nelle sue Messe, nelle sue Comunioni. Chi non ricorda il suo posto in Chiesa, il suo viso aperto e luminoso rivolto all'altare? Richiamava un esempio sottolineato nella biografia del Curato d'Ars quando il Santo, avendo interrogato un uomo su cosa facesse tanto tempo davanti al Tabernacolo, ebbe in risposta: “Io guardo Lui, e Lui guarda me”. Fede espressa in una bontà generosa, in una comprensione aperta e larga. Quando un sacerdote andava da lui era sempre accolto in un'aria di festa: sentiva di essere capito, di avere in lui un appoggio e un consigliere prezioso. Perché Giovanni aveva un'alta concezione della missione della Chiesa e dal Sacerdote domandava una consapevolezza totale della sua identità e del suo posto. “Un prete - diceva - deve essere veramente prete”. E lui voleva essere integralmente cristiano in pienezza di servizio a Dio e al suo prossimo. Voleva bene a tutti. I suoi impegni sociali e politici sono nati da questa sua visione evangelica. La sua grande onestà non era solo frutto di una coscienza umanamente retta, ma una lineare applicazione della parola del Signore: “Voi siete il sale della terra”. Dal suo “sale” molti furono preservati da compromessi con il male, molti indirizzarono bene la propria vita. Prima di morire si offrì coscientemente per il Regno di Dio abbandonandosi nelle braccia del Signore. Nel decennale della morte lo ricordiamo alla Comunità Parrocchiale e a tutti quelli che lo hanno conosciuto perché il suo esempio parli eloquemente di bontà e di generosità. Il mondo ha bisogno di “carità” e Giovanni Guatteri dice che dobbiamo impegnarci fino in fondo, oltre ogni misura.
CODICE | 74NPS010 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario, 24.12.74 |
OCCASIONE | Articolo di fondo de "Il Ventilabro" pag 1-2 |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Scritto |
ARGOMENTI | Giovanni Guatteri |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS