L’OFFERTORIO Bernadette ha sofferto in modo terribile per ore interminabili, per lunghi mesi e poi con la morte ha compiuto il suo olocausto. I suoi genitori hanno avuto l'anima posta in un autentico martirio, in un alternarsi di timori, di speranze e di angosce. E sul labbro di noi tutti è tornata spesso la parola di interrogazione, il chiederci il perchè di tanta sofferenza. Abbiamo guardato Gesù Crocefisso e abbiamo capito. Innocente, meravigliosamente buono e santo ha sofferto più di tutti. Figlio di Dio, Gesù era vittorioso di tutto, ma volontariamente ha scelto il dolore e la morte. Ha voluto soffrire perchè ha amato tutti gli uomini e per tutti si è voluto dare. Dopo le tre ore di agonia penatissima prima di consegnare al Padre lo spirito disse “Tutto è compiuto”. Aveva compiuto la sua missione di salvezza e di redenzione attraverso la sua totale immolazione. Dalla sua Croce è nata per tutti gli uomini la speranza e la liberazione, il senso della vita e dell’eternità. Abbiamo capito allora: il dolore non è castigo di colpe commesse, ma chiamata ad associarsi a Cristo nell'opera universale di bene. Questo mondo, così pieno di ingiustizia e di violenza, così travagliato e inquieto, ha bisogno di amore e del sacrificio dell'amore. Il sacrificio di Bernadette e dei suoi genitori si colloca in questo quadro. Tutto è stato unito alla croce di Gesù, tutto è stato donato. Bernadette amava il Signore e da Lui è stata presa e unita alla sorte del suo Figlio Divino. Non è un fatto ingiusto e scandaloso, è piuttosto un mezzo che ha reso preziosa la vita e la morte. Questa nostra esistenza non è che una piccola frazione della vita. Noi crediamo alla “vita eterna”. Crediamo che come Dio ha risuscitato Gesù, così risusciterà tutti coloro che in Lui si sono addormentati. Gli orizzonti di un paradiso magnifico ed eterno si aprono radiosi a compensare la sofferenza e la tristezza di questo mondo. Bernadette ci parla e ci insegna. Resterà sempre tra di noi come il segno della speranza, come l'invito a guardare in alto ed essere migliori, a superare i nostri egoismi e a volerci bene. Bernadette ci fa sentire vivacemente le parole della Scrittura: “Se dunque siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio. Quando si manifesterà Cristo la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con Lui nella gloria... Rivestitevi dunque come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza, sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi”.
CODICE | 81M8S010 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario, 9.11.81 |
OCCASIONE | Articolo di fondo de "Il Ventilabro" pag 1 |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Scritto (originale non disponibile) |
ARGOMENTI | ricordo di Bernadette Spaggiari |
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