19/01/1984 - Articolo di fondo Il Ventilabro Un ragazzo magnifico

LA VITA NON E’ TOLTA Abbiamo provato un dolore lancinante all'improvvisa partenza di Fausto, uno strazio immenso di fronte a questa fiorente e magnifica giovinezza così terribilmente e improvvisamente stroncata. Sono i momenti del mistero, ma sono anche i momenti della fede. Sono i momenti in cui per sentire la voce della fede bisogna pregare con intensità e a lungo. “Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata, e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo” (Prefazio). E Fausto cercò il Signore e gli fu fedele. Dio che diede alla morte il suo Figlio prediletto per amore nostro e per noi lo ha resuscitato, compie ancora in quelli che sono uniti a Gesù la sua opera di salvezza e di gloria. “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio!”Error: Reference source not found (Mt 5, 8). La certezza della sua parola dà il vero senso a tutti gli avvenimenti della nostra esistenza. “Il Regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose: trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra” (Mt 13, 45-46). L'essere con Gesù è una festa, è un banchetto nuziale. “Egli stesso li farà mettere a tavola e passerà a servirli” (Lc 12, 37): perchè sono i suoi amici, quelli che sono stati vigilanti. Li vuole felici di una grandiosa e perenne felicità. “La donna quando partorisce è afflitta perché è giunta la sua ora, ma quando ha dato alla luce il bambino non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora siete nella tristezza, ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia” (Gv 16, 21-22). Nulla avviene a caso. Nessuna separazione è definitiva per noi cristiani. Lo Spirito Santo ci ha dato un dono mirabile che è la speranza soprannaturale. É un dono che ci dà forza per il presente e illumina il futuro. Dio è fedele e le sue promesse si verificano infallibilmente. Dobbiamo vivere nell'attesa della nostra vera patria. La comunità di oggi prepara la comunità di domani. Ecco perchè dobbiamo lavorare molto e non stancarci. Il tempo è breve e sono tante le opere da compiere. I nostri fratelli che ci hanno preceduto ci esortano a non lasciar cadere nemmeno una briciola di tempo. Ora il dovere fino in fondo. Domani la gloria della Citta di Dio: “E tergerà Dio ogni lacrima dai loro occhi; non vi sarà più la morte, nè lutto, nè lamento, nè affanno, perché le cose di prima sono passate” (Ap 21, 4).