Is 42, 1-4. 6-7; At 10, 34-38; 3, 4-7; Lc 3, 15-16. 21-22
“Il cielo si aprì e scese su di Lui lo Spirito Santo” (* Lc 3, 21).
Noi adoriamo il Signore, che ha voluto farsi uomo come noi e come noi ha accettato la sofferenza e l’umiliazione, ha accettato di condividere la nostra sorte, perché potesse fare di noi dei figli di Dio, potesse fare di noi delle membra del suo corpo, potesse darci lo splendore della gloria, la gioia della realtà di ogni giorno.
Il mistero del Battesimo di Gesù ci richiama alla verità fondamentale della nostra fede, per cui, diventati figli adottivi di Dio, veniamo ad essere degni della sua misericordia, degni del suo amore, degni della sua missione, perché è proprio qui che sentiamo come siamo chiamati a realizzare una grande cosa nella nostra vita. Non siamo nati per poco, col Battesimo siamo nati per molto e il molto sta proprio che ognuno realizzi il Regno di Dio, secondo la chiamata del Padre.
Voi avete voluto celebrare le vostre nozze in questo giorno, ricordando e volendo riaffermare la vostra vocazione alla santità, la vostra vocazione di figli di Dio, la vostra vocazione alla missione, all’incarico che Dio vi dà da eseguire nella vita: la missione, la responsabilità, l’onere di essere sposi. Parlo di una cosa grande, perché parlo della vita che si configura come un impegno, si configura come un risultato da ottenere con la grazia di Dio. La vostra vita di sposi comincia ora e l’onere sta proprio nel sapere affrontare insieme la problematica della vita, gli impegni che il Cristo Signore vi affida, perché possiate essere degni della sua grazia, irradiare il Cristo, vivere in questo grande amore di fede.
Ecco, che cosa vi auguriamo allora in questa luce, in questa prospettiva? Ritorna quello che diceva la prima Lettura, ritorna come nostra preghiera, come nostro augurio: “Io ti ho preso per mano, dice il Signore” (* Is 42, 6), “ti ho preso”. Come una mamma che dà la mano al suo bambino, il Signore vi prenda per mano e vi accompagni, vi accompagni sempre, realizzi veramente quello che Lui ha detto di Gesù: “Questo è il mio Figlio prediletto” ( Mt 3, 17). Che voi possiate costituire la compiacenza del Padre, la compiacenza di Dio; che voi possiate realizzare in completezza, in serenità e in gioia. Avere una missione da compiere, avere un onere da portare non vuol dire essere tristi.
Noi vi auguriamo tutta la gioia, perché vi auguriamo la grazia di Dio onnipotente, perchè noi vi auguriamo che vi stia soavemente vicino il Signore. Noi vi auguriamo di essere così gloria viva alla Trinità, gloria viva che si esplica nel quotidiano, nel compito di ogni giorno. Noi invochiamo da voi questa grazia e questa assistenza, perché oggi il Signore vi dice già quanto vi starà vicino. Il vostro amore è consacrato da un Sacramento, in certo senso diventa sacramento, diventa effettivo di grazia, diventa meravigliosa realtà di fede.
Ecco che in questo vostro amore troverete sempre l’ energia per fare tutto, per fare bene, per fare come vuole il Signore. Il vostro amore benedetto, santificato, consacrato. E in questo amore avete pronto e grande il vostro ringraziamento, soprattutto ai vostri cari, che sa il Signore quanto hanno fatto per voi; quelli che sono invisibili ma sono presenti, quelli che sono presenti e sanno esservi così soavemente vicini. Io vi dico: tutti i vostri amici si stringono attorno a voi, perché voi riceviate così una grande forza, una grande energia, perché possiate fare bene, fare in quella pienezza di bene, nella vostra vita ecclesiale, nei vostri doveri di ogni giorno, nelle vostre responsabilità.
Il Battesimo di Gesù, una luce: abbiate la luce, sempre, cioè la chiarezza della verità; una voce: sentiate sempre questa voce che vi assicura, lo Spirito Santo, in cui voi volete maturare sempre di più in uno slancio generoso e pieno, in una virtù realizzata e degna di ogni lode.
State così nel Signore, per essere così ogni giorno un po’ di più nel bene, nell’amore, nella fede.
CODICE | 80ACO01330E |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 13/01/1980 |
OCCASIONE | Omelia, Domenica Festa del Battesimo di Gesù – Anno C - Matrimonio |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale, |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Vocazione di figli di Dio – Missione degli sposi |
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