11/02/1975 - BV Lourdes

Sant’Ilario d’Enza, 11/02/1975
Omelia, Martedì - Beata Vergine di Lourdes

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Apoc. 11,19. 12,1 e 10; Lc. 1,26-31

Onoriamo oggi la Beata Vergine che si è degnata di testimoniarci ancora una volta la sua bontà, la sua preoccupazione per noi apparendo a Lourdes a santa Bernadette. Onoriamola sentendola così nostra Madre soavissima, sentendola così come il nostro modello, ascoltandola perché è la nostra maestra. Che cosa ha voluto ricordare la Madonna a Lourdes? Qual è stata la sostanza del suo messaggio? Voi lo ricordate: la Madonna ha dato un messaggio di povertà. Ha scelto una povera. Povera in tutto. Non sapeva . Era vissuta così, in un ambiente assolutamente umile. Ha scelto lei. Si stupiranno, dopo, tante persone e diranno: perché lei? Il segno della messianicità di Gesù era la sua evangelizzazione ai poveri. Ecco che Maria si pone nella stessa linea di Gesù. La sua evangelizzazione ai poveri. La Madonna a Lourdes dunque ha parlato di una serie di valori che non sono i valori che di solito vengono apprezzati, anzi vengono disprezzati. Ecco allora il distacco dalle cose. Ecco allora la preoccupazione per chi è povero. Ecco perciò l’importanza che la Chiesa possa essere povera per potere portare la sua parola ai poveri. Ecco perché tutti i cristiani devono sentire la grandezza della prima beatitudine: “Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei Cieli”. Poi la Madonna ha segnato la necessità della penitenza. Bisogna fare penitenza per i poveri peccatori. Lo ripeterà alcune decine di anni dopo a Fatima. Lo tornerà sempre a dire: la più tremenda delle povertà è la povertà della grazia di Dio. Pregare per i peccatori perché è compito di carità, perché è compito di generosità, perché nei nostri fratelli dobbiamo vedere l’immagine di Gesù ed è un’immagine che può finire in perdizione. Bisogna salvare le anime dal peccato: la nostra anima, facendo penitenza dei nostri peccati, l’anima dei nostri fratelli. Peccatori anche noi, non i giusti che si chinano sui peccatori, peccatori anche noi ma consci di quanto il Signore ci affida, ma responsabili di quanto può veramente avvenire anche attraverso i nostri sacrifici, anche attraverso le nostre rinunce. Ha fatto bere a Bernadette l’acqua piena di fango, ha fatto mangiare l’erba. Il simbolo è molto significativo. Le nostre opere di penitenza: come le dobbiamo scegliere e come le dobbiamo apprezzare. Poi la Madonna ci ha indicato Gesù Eucarestia: “Di' ai sacerdoti che costruiscano qui una cappella e che vengano in processione”. La centralità della messa, l’incontro con il Signore nel sacrificio della messa. Ecco, la Madonna sottolinea, la Madonna urge, la Madonna vuole. Raccogliamolo allora questo messaggio! Raccogliamolo con la consapevolezza che onorare Maria è seguire Maria, che voler bene alla Madonna è ascoltarla. Perciò una insistenza di distacco, una insistenza di umiltà, una insistenza di riparazione, di preghiera, la Chiesa è per la preghiera, di unione all’Eucarestia, la Chiesa è per l’Eucarestia. E così vorremo entrare nella Quaresima per essere insieme alla Madonna veramente degli artefici della redenzione, della conversione e della riconciliazione.

CODICE 75BAO01334N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 11/02/1975
OCCASIONE Omelia, Martedì - Beata Vergine di Lourdes
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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