05/05/1988 - Catechesi mese Maggio

Sant’Ilario d’Enza, 05/05/1988
Catechesi del mese di maggio

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L’opera d’incarnazione del Verbo è compiuta dallo Spirito Santo. È lo Spirito Santo che discende in Maria, la copre con la sua ombra. L’espressione del vangelo è l’espressione dell’Amore, la terza persona della Santissima Trinità. L’Amore infinito che c’è tra il Padre e il Figlio opera direttamente il suo miracolo. Le opere della Trinità sono opere comuni alle tre persone divine; le opere dell’amore sono particolarmente attribuite allo Spirito Santo. È lo Spirito Santo che santifica. Anche durante la Messa noi invochiamo lo Spirito Santo: “Lo Spirito Santo discenda su questi doni, li santifichi”. È l’opera della bontà, è l’opera della salvezza, è l’opera della misericordia.

Nell’Annunciazione impariamo cosa rappresenta per noi lo Spirito Santo, come dobbiamo dipendere da Lui. Come la Madonna è diventata Madre di Dio per la sua dipendenza dallo Spirito Santo, ugualmente per noi: possiamo realizzare il nostro cristianesimo, possiamo realizzare la nostra vita nella dipendenza vera dallo Spirito Santo.

Dobbiamo essere molto consci di questa verità. Dobbiamo essere molto impegnati, perché la devozione allo Spirito Santo è una devozione fondamentale.

Dipendere da Lui vuol dire riconoscere come la nostra santificazione viene per l’Amore, da Lui. Riconoscere come non possiamo diventare degni della nostra vocazione usando le nostre forze. Dobbiamo dipendere dallo Spirito, dipendere da Lui e dalla ricchezza dei suoi doni.

Dobbiamo imitare la Madonna che ha saputo essere così ardente di amore, così obbediente, così umile da potersi chiamare «la sposa dello Spirito Santo». Lo Spirito Santo ha formato Gesù nel suo grembo. Se noi stiamo in Maria, se stiamo in Lei, sempre lo Spirito Santo formerà anche in noi Gesù; lo Spirito Santo ci darà la maniera di essere vittoriosi di tutte le nostre inimicizie spirituali.

Il diavolo ci tenta, il mondo ci suggestiona con tante idee sbagliate. Per essere come Gesù, per essere membra del Corpo di Gesù dobbiamo invocare ardentemente, quotidianamente, lo Spirito Santo.

Abbandoniamoci a Lui, abbandoniamoci con tutto il cuore, con una fedeltà esemplare. Lo Spirito Santo diventa ospite dell’anima nostra. In questa ospitalità opera secondo come lo accogliamo e come teniamo degna di Lui la nostra anima.

Il proposito sarà dunque quello di essere più attenti, più dipendenti dallo Spirito e di invocarlo frequentemente. Domani, la nostra invocazione allo Spirito Santo sarà proprio perché ci dia i sentimenti che sono nel Cuore di Gesù.

CODICE 88E4M013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 05/05/1988
OCCASIONE Catechesi del mese di maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Rosario: Annunciazione

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