03/05/1988 - Catechesi mese Maggio

Sant’Ilario d’Enza, 03/05/1988
Catechesi Mese di maggio

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Dicevamo ieri sera che il rosario ci ricorda i misteri dell’amore di Dio.

Stasera cominciamo con il primo mistero gaudioso: l’Annuncio dell’angelo e contempliamo quanto amore c’è nel Cuore di Dio perché, quel Dio offeso, quel Dio bestemmiato, quel Dio disobbedito, quel Dio di cui è infinita la potenza, infinita è la giustizia, questo Dio prende l’iniziativa, prende l’iniziativa di salvare l’uomo, perdona, vuol perdonare e sacrifica il suo Figlio diletto, perché non manda ad incarnarsi un angelo – e ha milioni di angeli! –, manda suo Figlio, lo manda a soffrire, lo manda ad essere crocefisso. Il Cuore del Padre.

Noi, nell’Incarnazione, dobbiamo imparare qual è la vera natura di Dio. San Giovanni apostolo sintetizzerà questa rivelazione quando dirà: Volete sapere chi è Dio? Qual è la natura di Dio? “Dio è amore” (1Gv 4,8). Contempliamo il Cuore del Padre che non solo vuole perdonare l’uomo, ma vuole chiamarlo ad essere suo figlio, lo vuole chiamare alla sua intima vita, alla sua felicità. Vuole che l’uomo possa veramente salire dagli abissi del peccato alle altezze più vertiginose.

Impariamo a benedire Dio, impariamo la lode a Dio, impariamo la riconoscenza a Dio.

In questo mistero la nostra prima ammirazione, il primo nostro stupore è proprio per il Cuore del Padre. Dio vuole essere nostro Padre ed ha attuato questo con una serie di prodigi e di miracoli, di cose stupende. E noi, che per il Battesimo siamo diventati figli di Dio, anche noi abbiamo una vocazione di vera perfezione, abbiamo una vocazione grande e ammirabile; e ci dobbiamo chiedere se ne siamo veramente degni, se siamo coerenti, se siamo logici al dono ricevuto.

La prima posizione del figlio è proprio l’obbedienza, l’obbedienza al suo amore. Dio domanda una sola cosa da noi: corrispondere con amore al suo amore infinito. Corrispondiamo e proponiamoci di essere più logici, di fuggire le nostre colpe.

E sarà questo il nostro fioretto: fuggire le colpe che danno più dispiacere al Padre. E invochiamolo: “Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”.

CODICE 88E2M013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 03/05/1988
OCCASIONE Catechesi Mese di maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Rosario: Annunciazione

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