Contempliamo il mistero dell’Annunciazione e contempliamo particolarmente il momento del sì della Beata Vergine. Detto il suo sì, si compì il grande miracolo, il meraviglioso miracolo. Dio, nella sua infinita potenza, creò l’anima umana di Gesù e cominciò a crescere nel grembo della Vergine il corpo di Gesù. Un’anima e un corpo uniti personalmente alla persona del Verbo. Dio, veramente, s’incarna e s’incarna per amore. L’anima umana di Gesù, ricca di ogni dono e con la visione beatifica, l’anima umana di Gesù pronuncia il suo offertorio. Ce lo interpreta la lettera agli Ebrei: “Ecco, io vengo, o Dio, per fare la tua volontà. Non hai voluto sacrifici. Ecco, io vengo” (cfr. Eb 10, 7).
Il Cuore di Gesù batte di amore, viene per noi, viene per essere il Salvatore nostro, viene non per vivere, viene per morire. E la sua vita sarà tutta un sacrificio. Quanto amore! Gesù non aspetta, come per gli altri uomini, una scienza del poi. Con la sua scienza perfetta già compie l’atto d’amore. Ci ama tutti. Ama ciascun uomo e per tutti si offre, per tutti dona se stesso.
Il mistero dell’Annunciazione è dunque il mistero dell’amore che prorompe e prorompe come un fiume in piena. Gesù è nostro mediatore, è tra noi e il Padre. Va dal Padre, chiede la misericordia e la grazia per noi. Per noi ascolta le nostre preghiere, le nostre suppliche, capisce le nostre sofferenze. Gesù, come un meraviglioso sole, sorge; un meraviglioso sole di santità, di redenzione, un meraviglioso sole di verità e di carità.
Quanto dobbiamo essere commossi! Nel grembo della Vergine, Gesù ha cominciato subito l’opera sua di redenzione, l’opera sua di salvezza. L’umanità non è più sola. L’umanità ha con sé il Salvatore, il Figlio di Dio. E come questo fatto è fondamentale per ogni uomo, fondamentale è anche per tutte le generazioni degli uomini. E Gesù continua la sua opera di mediazione ancora in paradiso: è davanti al Padre per intercedere a nostro favore.
Impegniamoci allora a dire il nostro sì all’amore di Gesù, al Cuore di Gesù. Domani è il primo venerdì del mese di maggio. Il primo venerdì ci porta la considerazione di quanto amore c’è in quel Cuore. Sì, diciamogli un «grazie», diciamogli una vera offerta di preghiera, perché lo dobbiamo aiutare a salvare tutti gli uomini. Impegniamoci a pregare per la salvezza di tutti, per consolare il Cuore di Gesù.
CODICE | 88E3M013 |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 04/05/1988 |
OCCASIONE | Catechesi del mese di maggio |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Rosario: Annunciazione |
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