14/05/1987 - Catechesi mese Maggio

Si ripete spesso: “Il Signore, dice la Bibbia, radunò tutte le acque le chiamò «mari», radunò tutte le grazie e le chiamò «Maria»” (Montfort), perché Maria è un mare immenso di bontà, è un mare immenso di carità. Il Signore, attraverso di Lei, ha manifestato la sua infinita misericordia, compassione e bontà.

Certo, dove possono andare i fedeli per chiedere misericordia o per chiedere tante grazie? Vanno all’altare dedicato a Maria, vanno ai suoi santuari. La Chiesa è interamente tappezzata dai santuari di Maria, in tutto il mondo. Nella nostra Italia sono più di millecinquecento i santuari. Ogni santuario ha gli ex-voto e ogni santuario può cantare questa bontà, questa accondiscendenza. Gli ex-voto testimoniano che la Madonna è intervenuta per le malattie spirituali, per le disgrazie, per i mali fisici. Non c’è un male nel quale non ci sia un prodigio.

La Madonna, avendo questo cuore meraviglioso, soccorre tutte le necessità. Il Signore l’ha voluta così buona, l’ha valuta così comprensiva, proprio perché l’uomo, il cristiano, potesse trovare nella Madre celeste il suo conforto, il suo sostegno. Non c’è alcuna angoscia che non sia superabile con il suo aiuto; non c’è alcuna miseria spirituale, la più nera e la più difficile, che non possa essere superata da Lei.

In Lei, quindi, va posta tanta confidenza: che ci insegni Lei non solo a portare con pazienza i nostri mali ma a capire quando dobbiamo chiedere, quando dobbiamo insistere, perché attraverso di Lei ci arrivi, e ci arrivi portentosa, la misericordia di Dio.

Raccogliamoci allora e contempliamo nel rosario questa bontà che accomuna Gesù con la Vergine. Contempliamo nel rosario e chiediamo, chiediamo forte, chiediamo molto, chiediamo con insistenza. La Madonna ci ascolta e mai rifiuta l’aiuto! Se non ci dà una grazia, è per darcene una più necessaria e più grande.

Ci animi quindi, ci animi potentemente questa fede, questa certezza: la Madonna è vicino a noi.

Come fioretto nella giornata di domani cerchiamo di fare anche noi degli atti di bontà, per essere meno indegni di ricevere la bontà della Madonna.