07/05/1987 - Catechesi mese Maggio

L’amore che Gesù ha portato per sua Madre è un amore così grande che nessuno può narrarlo. L’amore di Dio lo si conosce da quello che dà, ma anche da quanto chiede. Gesù ha dato tutto se stesso a Maria; ha dato se stesso e ha voluto essere suo Figlio, e ha voluto che la Vergine Santa potesse essere chiamata la «Madre di Dio»; ma ha anche chiesto tanto: ha chiesto una vita per la quale noi siamo impotenti a descriverne la sofferenza.

La chiamiamo la «Regina dei martiri» perchè ha detto sempre di sì. Le compiacenze di Gesù sono state meravigliose fino lassù sul Calvario, quando l’ha data madre alla Chiesa, l’ha data madre a tutte le anime. L’ha data madre, perché le aveva formato il cuore, le aveva dato quella singolare virtù, quella meravigliosa generosità per la quale la Madonna avrebbe capito il bisogno della Chiesa di ogni tempo. Da secoli, la Madonna esercita mirabilmente il compito di madre; da secoli! Fino alla fine del mondo, sarà sempre in soccorso del popolo di Dio, in soccorso di ogni anima.

Quale grande cuore! Quale grande sapienza! Quale grande bontà! Quale oceano di misericordia!

Restiamo in ammirazione delle virtù del cuore di Maria e desideriamo copiare Gesù nelle tenerezze verso la Madre celeste. Come Gesù l’ha onorata, l’ha capita, l’ha amata, come Gesù l’ha resa veramente unita a lui in tutto, così cerchiamo pure noi di collocare la Madonna al posto centrale della spiritualità; un posto centrale per cui sentiamo bene che le opere buone che facciamo dobbiamo presentarle a Dio attraverso la Madonna.

È con il cuore della Vergine che ci dobbiamo presentare a Gesù; è con il cuore di Gesù che dobbiamo sapere amare la Vergine.

Impegniamoci allora, e il nostro fioretto questa sera sarà proprio qui: nella giornata di domani fare degli atti di amore alla Madonna, copiando il cuore tenerissimo e amabilissimo di Gesù.