“Virgo singularis inter omnes mitis”.
Ieri sera parlavamo del privilegio della verginità. L’inno soggiunge: “Tu sola sei meravigliosa per la tua bontà”. Chi potrà solo descrivere la bontà della Madonna, quella bontà per cui il Signore l’ha fatta anche in questo un suo capolavoro? Una bontà veramente meravigliosa, una bontà direttamente formata sul cuore di Gesù, perché la Madonna ha potuto forgiare il suo cuore sul cuore stesso di Gesù in quella bontà senza limiti, in quella bontà così forte in ogni circostanza, in quella bontà che faceva dimenticare se stesso a Gesù nella tragedia della croce, quando diceva: “Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34).
Ora, la Madonna si è formata su questo cuore ed è stata il cuore più simile al cuore di Gesù: ha voluto bene a tutti, ha perdonato a tutti, ha continuato nei secoli l’esercizio della sua meravigliosa bontà. Tutta la Chiesa cattolica è piena di altari, e sono gli altari della Madonna. Tutta la Chiesa cattolica è piena di santuari, e i santuari cantano con una voce incessante questa bontà. Ogni Chiesa ha l’altare della Madonna e all’altare della Madonna sono appesi degli ex-voto, piccoli segni di immense bontà.
Oh, quanto dobbiamo contare sulla bontà della Madonna! Lei ha esercitato la sua bontà verso tutti e la continua a esercitare, e ognuno di noi, se fa la storia della propria vita, deve porre in primo piano l’intercessione e i favori della Madonna. La grande gioia della Madonna nell’elargire i suoi benefici è una gioia che non si può misurare, perché la sua bontà non è assolutamente quantificabile. Quanta bontà!
Dobbiamo sapere ricorrere a Lei sia per le nostre necessità spirituali, sia per le nostre necessità materiali. Dobbiamo sapere ricorrere a Lei con umiltà, con fiducia, con perseveranza.
Impariamo ad avere una stima quanto più grande di questa bontà. E ricorriamo a Lei, non solo nelle circostanze straordinarie, ma nelle necessità di ogni giorno, perché la sua bontà non viene meno, perché non si può dubitare di una eccessiva sfacciataggine da parte nostra quando Lei, con tanta e tanta larghezza, continua a offrirci la sua intercessione e il suo cuore.
Andiamo dunque dalla Madonna. Il fioretto che vogliamo fare per il giorno di domani sarà quello di ricorrere più frequentemente alla Madonna e di ringraziarla di tutti i benefici che ci ha fatto e che continuamente ci fa, anche senza che noi avvertiamo quanto siano frequenti.
Ringraziamola e sempre contiamo su di Lei che, Madre soavissima, non ci abbandonerà mai.
CODICE | 84EOM013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 23/05/1984 |
OCCASIONE | Catechesi mese di maggio |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Inno Ave Maris Stella |
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