17/05/1988 - Catechesi mese Maggio

Non solo la Beata Vergine dice cose grandi di Dio; dice ancora la sua letizia: “Il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore” (Lc 1,47). Nell’anima della Madonna c’era una profonda gioia, una gioia che noi non sappiamo immaginare perché è tanto grande e tanto forte. Maria dice che la letizia era per l’iniziativa divina, per la salvezza che Dio dava a tutto il mondo. La Madonna si sentiva il tramite di questa letizia: la letizia data al mondo per cui non c’è più disperazione, non c’è più angoscia inconsolabile, non c’è più tristezza totale. C’è la soave speranza: Dio ci ama, il suo amore è un amore efficace, non è un amore di parole, è un amore di opere. Quello che dice Dio lo fa.

Ed ecco, il mistero di salvezza è annunciato. Dopo il peccato di Adamo ed Eva sembrava che il cielo si fosse chiuso; no, il cielo è ancora aperto, c’è la possibilità della salvezza, c’è la possibilità dell’amore misericordioso del Salvatore! Mandando il suo Figlio sulla terra, Dio testimonia quanto ci ama. Dice bene la Scrittura: “Essendo noi peccatori, Dio ha mostrato la sua misericordia” (cfr. Rm 5,8).

Dobbiamo animarci quanto più perché, noi che crediamo e vogliamo rifiutare il peccato, ci possiamo aspettare da Dio tanta grazia; quanta grazia! Animiamoci dunque ad avere anche noi una profonda letizia, una profonda e ferma convinzione. Noi siamo amati da Dio; Dio aspetta solo la nostra collaborazione. Collaboriamo. Osservare i comandamenti di Dio è ubbidire a Lui, collaborare al suo piano. Vediamo i comandamenti di Dio e sia la nostra gioia nell’osservarli, nell’essere sempre premurosi e delicati in quest’osservanza. Osserviamo i comandamenti e la collaborazione con Dio è sicurezza di gioia.

Il fioretto che ci proponiamo è proprio questo: osservare i comandamenti di Dio, soprattutto quello che siamo più facili a trasgredire.