L’inno continua con un celebre versetto: “Mostraci che tu, o Maria, sei nostra madre”.
Sono i figli che domandano una posizione di privilegio, di affetto, perché si ricordano bene: è proprio Gesù che ce l’ha data per madre. E ognuno di noi lo ripete con molta gioia, con un senso profondo di sicurezza. Il Signore ad ognuno di noi ha detto nella persona di Giovanni apostolo: “Questa è tua madre” (Gv 19,27). Veramente, perciò, la Madonna ha questo incarico da Gesù stesso, entra nella grande provvidenza del mondo redento da Gesù: Lei deve fare l’ufficio di madre, madre di tutti, anche dei peccatori, di noi peccatori; madre buona e potente; madre misericordiosa e forte.
Questo indubbiamente per Lei è stata una grande responsabilità e nello stesso tempo una grandissima gioia. La Madonna ci ha preso tutti nel suo cuore e non fa come le altre madri, che tante volte hanno un affetto grande e vorrebbero fare più che più, ma non possono: Lei ha l’affetto e può – e può! –, proprio nell’ordine della provvidenza di Dio. Può, perché il Signore l’ha resa mediatrice di tutte le grazie; può, perché il Signore non resiste alla sua preghiera. Può e ama, e il suo amore diventa sommamente efficace.
Ricordiamoci di questa grande madre, ricordiamoci tutti i giorni della nostra vita: quando siamo nella gioia per partecipare con dignità alla gioia della Madonna, quando siamo nel dolore per essere consigliati e consolati nelle nostre tentazioni, per essere difesi in mezzo a mille pericoli, per essere veramente guidati. Ricordiamoci di questa madre e nutriamo verso di Lei ciò che deve essere l’atteggiamento del figlio: un atteggiamento di rispetto, di stima, un atteggiamento di obbedienza e di umiltà, un sentimento di confidenza e di abbandono, un senso di fierezza e di grande senso di responsabilità.
Resti qui il nostro fioretto: di invocarla – domani è sabato –, con frequenza, offrendole il nostro cuore così come ci ha insegnato il Papa anche nell’ultimo affidamento: “Ricorrete a lei perché è madre. Ripetete: «Sono tutto tuo. Difendimi, perché da Dio hai avuto questo incarico»”.
CODICE | 84EHM013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 18/05/1984 |
OCCASIONE | Catechesi mese di maggio |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Inno Ave Maris Stella |
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