Ieri sera invocavamo la Madonna dicendole: “Porta via tutti i mali”. Stasera la invochiamo con le altre parole: “Ottienici tutti i beni”. Il potere della Madonna è grandissimo, viene chiamata «l’Onnipotenza supplichevole». Sappiamo che potere ha presso Gesù. È un potere di un cuore totalmente compassionevole, perché il Signore le ha fatto un cuore meraviglioso nella bontà, nella dolcezza, nella vera e grande forma di ascolto.
Lei è sempre in ascolto, perché noi siamo suoi figli e lei, davanti al trono di Dio, intercede per noi tutti i beni, particolarmente quei beni che sono i maggiori beni, quelli che non tramontano col tempo.
Purtroppo questa è la terra d’esilio; “Esuli figli di Eva”, diciamo. È terra d’esilio, è terra di dolori, è terra di morte e non possiamo pretendere che questa terra diventi un paradiso terrestre.
I beni maggiori sono i beni che non tramontano mai; particolarmente il bene massimo è per noi possedere la grazia di Dio e crescere in questa grazia di Dio, perché la grazia è partecipazione di vita divina, perché la grazia è quella linfa vitale per cui Gesù ha detto: “Io sono la vite e voi siete i tralci” (Gv 15,5). La grazia è il dono più prezioso che abbiamo potuto ottenere solo attraverso il sangue di Gesù e il suo sangue sono le sue piaghe divine che ci hanno ottenuto la grazia.
Questo è il bene che dobbiamo sempre custodire, difendere e voler accrescere, perché sta nella nostra corrispondenza all’azione di Dio il poterlo crescere.
Maria santissima è stata chiamata dall’angelo «piena di grazia»; la grazia può crescere in noi, può diventare tanto grande, possiamo anche diventare santi. Ogni giorno della nostra vita è come un recipiente vuoto: dobbiamo riempirlo. Le nostre giornate devono essere piene di opere buone e allora la grazia crescerà in noi. La grazia cresce con la preghiera, con i Sacramenti, con le opere buone.
Ecco, allora, che vorremo crescere nella grazia, perché tanti gradi di grazia avremo al momento della nostra morte, tanti gradi di gloria avremo in Paradiso.
Proponiamoci come fioretto di volere fare domani un’opera buona che accresca la grazia di Dio in noi e ci faccia più simili alla Madonna.
CODICE | 84EGM013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 17/05/1984 |
OCCASIONE | Catechesi mese di maggio |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Inno Ave Maris Stella |
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