Gn 3,9-15.20; Ef 1, 3-6.11-12; Lc 1,26-38.
La festa dell’Immacolata Concezione è la festa dello stupore. Tutti siamo chiamati a contemplare il capolavoro di Dio. Un capolavoro così prodigioso, così grande che non cesserà di formare l’ammirazione dell’eternità. Guardiamo alla Vergine santa, alla Vergine senza macchie, alla Vergine dotata di tutti i doni di Dio, alla Vergine che ha corrisposto in maniera unica al piano di Dio. È festa perciò di ammirazione ed è festa di grande gioia. Una festa che noi celebriamo con cuore proprio perché una figlia di Eva, una creatura come noi è stata fatta così grande, così buona, così potente.
Ed è proprio questo motivo di gioia che vuole dare il tono al vostro matrimonio. Una festa di gioia perché volete consacrare la vostra vita qui davanti all’altare, e volete corrispondere al piano di Dio su di voi a somiglianza di come ha corrisposto la Beata Vergine.
Volete assumere la gioia ma anche le responsabilità del matrimonio. Volete adempiere alla missione alla quale Dio vi chiama. Voi lo sapete: è Dio che chiama; voi lo sapete che spetta a voi corrispondere con tutta l’anima perché la corrispondenza fa parte dell’amore. È scritto: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze” (cfr Dt 6,5; Mt 22,37; Mc 12,30; Lc 10,27).
Lo ponete così il vostro matrimonio: volete che sia motivo di una quotidiana salita di bene, di una quotidiana scoperta della grazia che Dio vi dona e vi darà, volete che il vostro matrimonio sia proprio nell’ordine del piano divino di santificazione perché è il Signore che ha detto: “I due saranno una sola cosa” (Mc 10,7). Volete perciò fare la vostra promessa al Signore, la promessa di un amore forte e fedele, di un amore grande e generoso, di un amore che sa donare e sa sacrificarsi, di un amore posto a servizio del regno di Dio. La vostra famiglia deve diventare − e da oggi comincia − deve diventare una pienezza del regno di Dio. Dovete così giorno per giorno fare il vostro cammino che noi vi auguriamo proprio in questo ordine e in questa forza, in questo slancio e in questo entusiasmo!
Noi vi auguriamo proprio di potere dire di «sì» tutti i giorni al Signore. Tutti i giorni dire il «sì»! Perché il Signore chiede ma dà. E se ci domanda l’impegno ci dà l’aiuto mirabile, grande. Più di quello che possiamo immaginarci! Ecco l’augurio che tutti i vostri amici presentano al Signore in comunione di preghiera.
Questi auguri, sì, li desideriamo con pienezza! Desideriamo la vostra vera riuscita, la riuscita che devono avere i cristiani, la riuscita del senso di Dio per tutte le ore. Perché passa il tempo, passano le cose ma resta l’amore quando è posto in Dio. Quando è posto in Dio, l’amore diventa sempre più grande, diventa gigante.
Ed è questo che vi invochiamo ed è questo per cui siamo in grande comunione con voi.
CODICE | 86N7O01311E |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 08/12/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Solennità Immacolata Concezione, Matrimonio |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Chiamata di Dio. Gioia e responsabilità del matrimonio. |
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