10/03/1975 - Lunedi IV Quar

Sant’Ilario d’Enza, 10/03/1975
Omelia, Lunedì IV Settimana Tempo Quaresima

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Is 65,17-21; Gv 4,43-54

La gioia nasce dalla sicurezza. Quando un’anima sa di avere Gesù, sa di avere tutto. Il funzionario del re sapeva che avere con lui Gesù rappresentava la salvezza di suo figlio, rappresentava la gioia della famiglia, rappresentava la risoluzione di un problema così angoscioso. Credette e la sua fede fu sufficiente. Anche se fisicamente lontano Gesù era presente con la sua bontà e con la sua potenza. Vorrei che anche noi sapessimo cercare la gioia e la quaresima non è semplicemente un tempo di penitenza. La quaresima è un tempo nel quale dobbiamo scoprire dove sta e come è possibile la gioia. E voi ricordate che ciò che ci richiama di più alla gioia nella Chiesa è proprio la presenza eucaristica di Gesù. Quando diamo la benedizione col santissimo Sacramento ripetiamo un famoso versetto: “Tu dai Signore a noi un pane dal cielo”, un pane che contiene in sé ogni gioia. L’Eucarestia è veramente la sicurezza: c’è Lui. C’è Lui presente fisicamente, col suo corpo, c’è tutto Gesù. È presente fisicamente ed è presente per amore. Nella messa Gesù rinnova la sua offerta d’amore. Resta nel tabernacolo perché noi prolunghiamo la nostra adorazione della messa. Resta nel tabernacolo per essere nostro conforto, nostro rifugio, come un amico. È sempre presente a tutto quello che può succedere a chi ama. E Gesù nell’Eucarestia è nostro cibo. Viene in noi per santificarci. In ogni comunione si accresce la grazia, in ogni comunione riceviamo molti aiuti, in ogni comunione ci sentiamo maggiormente inseriti nella Chiesa , più ricchi di carità e di generosità. Valorizzare allora l’Eucarestia come il grande dono di Dio per la nostra liberazione, per la nostra fortezza, per la nostra carità. Mai abbastanza noi onoreremo il Signore nell’Eucarestia. Mai abbastanza cercheremo di penetrare in questa grande carità che ci ha fatto. Poiché lo ricordate, il Signore è onnipotente, ma non ci poteva dare di più dell’Eucarestia, perché ci dà lui stesso. Il Signore è infinitamente sapiente, ma non ci poteva dare di meglio. Il Signore è infinitamente buono, e non ci poteva dare una prova più grande della sua carità. Il Signore è infinitamente ricco, ma non ci poteva arricchire di più che dandoci se stesso. Amiamo dunque l’Eucarestia e, facendo centro nell’Eucarestia, scopriamo il vero segreto della gioia cristiana.

CODICE 75C9Q01343N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 10/03/1975
OCCASIONE Omelia, Lunedì IV Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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