Ap 11, 19; 12, 1-6; 1 Cor 15, 20-26; Lc 1, 39-56
Festa di esultanza, festa di incoraggiamento. Due tombe vuote: la tomba di Gesù e la tomba di Maria, due corpi nella gloria dei cieli: il corpo di Gesù e il corpo della Vergine Maria. Proprio per questo è risuscitata ed è nella gloria, perché era resuscitato Gesù e Maria era conforme in tutto a Gesù. Maria ha partecipato in pienezza e quel corpo beatissimo, nel quale si è verificata l’Incarnazione del Verbo eterno, quel corpo non poteva essere sottoposto alla corruzione, doveva essere partecipe di una gloria meravigliosa. Maria è nel cielo, Maria è nel cielo per noi come per noi aveva sofferto sulla terra. È in Paradiso dove può esercitare, e come lo esercita! Il suo compito di Madre, di Mediatrice, di collaboratrice nell’opera della nostra salvezza. Innalziamo con molta esultanza l’anima nostra, perché sentiamo che questa meravigliosa Provvidenza di Dio è per noi il motivo di tanta nostra speranza. Se Maria è nella gloria, lo saremo anche noi. Se Maria è posta come la madre che aspetta i figli, che incoraggia i figli, che con tenerezza è vicino ai suoi figli, noi sappiamo che questa parola di Dio è veramente sicurissima: la nostra patria è il Paradiso e nel Paradiso avremo la pace e gioia, avremo la vera, profonda nostra soddisfazione, la soddisfazione dell’eternità. Quindi impegniamoci a lavorare per il Signore, impegniamoci ad essere più forti e più bravi. Impegniamoci a realizzare con pienezza il nostro dovere. Quando pensiamo al Paradiso pensiamo a una gioia a cui noi siamo chiamati, una gioia che noi dobbiamo acquistare con tutte le nostre forze, una gioia alla quale sono non paragonabili i nostri sacrifici. Per poco soffrire Dio ci dà un’immensità di gaudio, per un breve tempo il Signore ci dà l’eternità. Non guardiamo alla terra, guardiamo al cielo. Non guardiamo alle cose che dobbiamo sopportare, guardiamo alle ricompense che Dio ci darà. La Madonna ci chiama, ci dice: fatti coraggio, fatti animo. Breve è il tuo tempo di sofferenza, eterno sarà il tuo gaudio, qui, insieme a Gesù, insieme a me. Rispondiamo con molta generosità e con molta comprensione. Rispondiamo dicendo: sì Signore. Io voglio lavorare per la mia santificazione, voglio lavorare per il bene degli altri, perché tanti miei fratelli possano unirsi a me nella speranza vera, nella certezza del grande Paradiso di Dio.
CODICE | 85HEO0133IN |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 15/08/1985 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì XIX settimana Tempo Ordinario, Solennità Assunzione B.V. Maria |
DESTINATARIO | Campeggio |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Assunzione motivo di speranza |
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