11/02/1977 - Omelia BV Lourdes

Sant'Ilario d'Enza, 11/02/1977
Omelia, Venerdì V settimana Tempo Ordinario, memoria Beata Vergine di Lourdes

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Is 66, 10-14 Lc 1, 41-55

Lourdes. Quando parliamo di Lourdes, parliamo di un grande atto di misericordia e di bontà della Madonna. Fa parte, la storia di Lourdes, di una storia più ampia, della storia della Madonna Madre nostra, della Madonna che è meravigliosamente Mediatrice tra Gesù e noi. Ci porta a Gesù, ci vuole salvi, vuole che capiamo la Parola del Vangelo, perché il messaggio di Lourdes ripete la parola del Vangelo.

Che cosa ha detto la Madonna? Che cosa ha chiesto? Ha detto che la vita cristiana, dobbiamo intenderla in tutta la sua gravità, in tutta la sua preziosità. Ha detto che il grande male che affligge il mondo è il peccato, che la nostra salvezza è la salvezza dal peccato. Ha detto che bisogna avere compassione di quelli che sono preda, dominio del peccato. Ha detto che dobbiamo sentire questa solidarietà che ci lega ai problemi di tutto il mondo, che bisogna pregare per i peccatori, perché i peccatori sono le persone più miserabili. Non sono i poveri di beni materiali, sono i poveri di beni spirituali, quelli che non tengono nessun conto della grazia, che continuano a offendere nostro Signore Gesù Cristo.

Ha detto, che noi non dobbiamo guardare con indifferenza a questo fatto, ma che la nostra attività deve essere ben precisa nell’ordine della redenzione: pregare, fare penitenza, soffrire per la conversione dei peccatori. Ha detto della sua “Immacolata Concezione”, ha detto che noi possiamo trovare in lei un aiuto: “Di' ai sacerdoti che edifichino qui una chiesa”. È necessario insistere nella preghiera, nel culto a Gesù Eucaristia, è necessario sapere collaborare coi sacerdoti, è necessario sentire di essere Chiesa. Lourdes è un richiamo forte! Vorrei che, in questo tempo, sentissimo viva l’urgenza di operare per la Chiesa, di operare per tutte le anime.

Vorrei che sentissimo com’è necessario per noi riparare il peccato, perché dirà poi a Fatima: “Se non pregate, molte anime scendono all’inferno, pregate!”. L’impegno nostro dunque, è l’impegno di perdere ogni egoismo, di sentirci Chiesa, Chiesa che opera, Chiesa che salva, Chiesa aperta a tutti. Vorrei che sentissimo questo soprattutto nella Messa, perché nella Messa operiamo la grande opera della salvezza, nella Messa Cristo si rioffre per tutti gli uomini e partecipare alla Messa è partecipare a quest’offerta, è partecipare a questa preoccupazione, è andare incontro al Signore al suo “Ho sete” (Gv 19, 28). Vorrei che il messaggio di Fatima in noi trovasse una eco profonda. Sentirci operatori di bene, riparatori di male, sentirci impegnati fino in fondo in un problema che riguarda tutto il genere umano. Se molti sono i peccatori, se tante sono le offese, dobbiamo sentirci singolarmente impegnati. Non è tempo di dormire, non è tempo di oziare, non è tempo di chiuderci in devozioni piccole e anguste, è ora di sentire il respiro della Chiesa, di sentire tutte le preoccupazioni della Chiesa, di sentire la voce del Papa e di collaborare efficacemente. Leggevamo il miracolo del sordomuto, ecco dobbiamo essere così, in un’invocazione… (Troncata).

NOTA: *dice Fatima, ma sta parlando di Lourdes.

NOTA: Non è una distrazione (“dirà poi a Fatima: “Se non pregate …”), don Pietro dice che Fatima conferma Lourdes.

CODICE 77BAO01334N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 11/02/1977
OCCASIONE Omelia, Venerdì V settimana Tempo Ordinario, memoria Beata Vergine di Lourdes
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione (troncata)
ARGOMENTI Messaggio di Lourdes
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