1 Pt 5, 1-4; Mt 16, 13-19
“Tu sei il Cristo” (Mt 16, 16): la risposta di Simon Pietro è stata magnifica, è stata una rivelazione; il Padre gliel’ aveva suggerita e Pietro resta a fondamento di tutta la Chiesa.
Noi vogliamo entrare, anche noi, in questa potenza di fede, in questa esplosione di amore, perché noi vogliamo essere nella Chiesa delle anime generose e fedeli, delle anime che sanno ascoltare e sanno operare. Non vogliamo essere degli inutili, dei tiepidi, degli stanchi perenni, vogliamo essere delle membra vive ed operanti; vogliamo che così si compia in noi il disegno del Padre, quel disegno per cui dall’eternità ci ha chiamati. Prima che noi fossimo, prima che fosse il mondo, egli ci ha chiamati, ci ha chiamati e ha voluto che diventassimo simili a Gesù, come dice la Scrittura: “Ci ha voluto santi e immacolati” (Ef 1, 4).
Oh, quanto amore dobbiamo esprimere nella nostra vita! Ed anche questa sera pensiamo al modello meraviglioso che è la Madonna, che è la Vergine, che vediamo là vicino alla croce, perché l’amore della Madonna non è stato un amore statico, un amore sempre uguale. La Madonna è stata completamente disponibile alla grazia di Dio e, se fin dall’inizio la grazia in lei è stata stupenda, l’amore in lei è stato grandissimo; la Madonna ha corrisposto all’azione della grazia, la Madonna è cresciuta sempre. Il suo amore fin da principio non abbiamo un termine per qualificarlo, è più grande della nostra immaginazione, ma aveva fin dall’inizio e sempre la potenza del germoglio, la potenza di chi cresce, di chi dà, di chi non calcola. Se immense sono state le grazie che ha ricevuto, ha saputo corrispondere con una forza, con una umiltà, con una docilità veramente mirabili.
Oh sì, lei ha detto a Gesù: “Tu sei mio figlio, tu il figlio dell’Altissimo, ti accompagno e ti amo sempre di più!” e lo ha amato fino a salire con lui il Calvario, fino ad essere un cuore solo e un’anima sola con lui, fino a definirsi “corredentrice”, fino ad offrire, con Gesù, l’oblazione di tutto il suo cuore di madre, di tutta la sua vita.
Chiediamole stasera questa grazia: la grazia di corrispondere all’azione del Signore in noi, la grazia di crescere nell’amore, la grazia che l’amore si impadronisca di tutta la nostra vita, in un servizio generoso ed umile alla volontà di Dio.
CODICE | 85BNQ0134YN |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 22/02/1985 |
OCCASIONE | Quaresimale, Venerdì dopo le Ceneri, Festa Cattedra di san Pietro |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Maria Corredentrice |
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