Is 49, 14-15; 1 Cor 4, 1-5; Mt 6, 24-34
La festa di prima Comunione può ben essere chiamata la festa della vita che sorge, che si afferma.
I nostri bambini non portano solo i fiori, sono i nostri fiori, sono le nostre speranze, sono la nostra gioia.
In un momento nel quale il disprezzo della vita è la minaccia più grave che pesa sulla nostra società, è giusto che noi celebriamo questa vita e la celebriamo così, vicino all’Autore della vita, vicino alla Sorgente della vita, che è Cristo nell’Eucarestia, poiché è proprio nell’Eucarestia dove avviene il miracolo di Cristo risorto e presente, centro della gioia e dell’unità di tutta la Chiesa.
Ma sarebbe indubbiamente inutile, o almeno cosa troppo passeggera, celebrare oggi la vita in Cristo, se non ponessimo per le nostre creature, per queste creature che sorgono, le condizioni di un progresso e la forza di una educazione. Se è festa per loro, è festa per noi e anche un motivo di responsabilità che dobbiamo evidentemente meditare, un motivo di responsabilità, perché bisogna aiutare con un’educazione fervida, con un’educazione cristiana, con un’ educazione che sappia riunire tutte le qualità di una prudenza e di una chiaroveggenza, che sono dettate dall’amore e sono indicate dalla Chiesa.
Noi dobbiamo preservare queste creature più che possibile dai contatti e dalle profanazioni di questo mondo, che sappiamo quanto è affondato nella violenza e nella immoralità.
I nostri bambini portano i gigli, ma i gigli vengono presto sciupati se, come dice la Scrittura, i gigli non si tengono tra le spine; le spine vuol dire le forme più intelligenti, le forme più forti, anche se necessariamente sono le forme più acute di difesa.
Noi dobbiamo preservarli e, per preservarli, ecco tutta l’azione intelligente della famiglia e tutta l’azione intelligente della Chiesa, tutta la nostra generosità che tutti devono volentieri mettere insieme.
Celebriamo la prima Comunione nell’Oratorio ed è significativo, proprio perché indichiamo nell’Oratorio un mezzo di aiuto che la Parrocchia ha donato con tanto sacrificio, lo ha donato a tutti i bambini, perché tutti i bambini ci si ritrovino, perché tutti i bambini possano trovare un ambiente adatto, una compagnia adatta.
A voi genitori la responsabilità di indirizzarli e di guidarli.
E adesso a voi bambini, adesso a voi, mi state molto attenti, adesso a voi, che tra pochi momenti riceverete il Signore, lo riceverete nel vostro cuore, che avete preparato. Ve lo dicevo, ve lo dicevo: dovete essere così bravi e così fervorosi, che i santi Angeli vengono a vedervi. Oh, i santi Angeli che restano sempre attorno al Tabernacolo sono qui, e sono qui per dirvi: il Signore viene da voi, il Signore viene da voi per darvi tanta, tanta grazia, per darvi tanta benedizione!
Bambini, le vostre promesse, quelle promesse che avete preparato e che ora esprimerete, le vostre promesse che si concludono tutte, si concludono in un’unica parola: essere buoni, ma per essere buoni in casa, per essere buoni fuori, per fare la serie di quei piccoli doveri, che pur vi costano, avete bisogno di tanto aiuto, di tanta fortezza! E per questo promettete al Signore di stargli vicino, promettete al Signore di essergli sempre vicino, domenica per domenica, Messa, vicino ad ogni Messa, la Messa di ogni settimana. Promettete al Signore di non mancare mai, promettete al Signore di essere estremamente fedeli, sapendo che, chi perde la Messa, perde un tesoro, un tesoro! Non esagero! Perde un tesoro per sé, perde un tesoro per la società e per il mondo.
Se vivessimo di più vicino al Signore, tanti lutti e tante disgrazie non succederebbero.
Bisogna che voi cresciate nel Signore, nella sua grazia, nel suo amore sempre. Vivete così, nell’amore del Signore tutti i vostri giorni. Questa mattina pregate, pregate molto, per ottenere tutte le benedizioni per i vostri cari, per le vostre famiglie, per i vostri amici, per tutti i bambini del mondo, per tutti i bambini che non possono avere la vostra gioia, perché travolti dalle ingiustizie, dalle miserie, dalle cattiverie degli uomini. Pregate per tutti e, per mezzo della vostra preghiera, la nostra comunità ne riceverà indubbiamente molto profitto.
CODICE | 78ETO01337B |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 28/05/1978 |
OCCASIONE | Omelia, Domenica Solennità Corpus Domini – Prima Comunione |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Educazione cristiana |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS