21/11/1982 - Omelia Cristo Re Matrimonio

Dn 7, 13-14; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37

Rispose Gesù: “Io sono re” (Gv 18, 37).

Noi vogliamo oggi entrare nell’adorazione di questa regalità, di questa regalità che è di tutti i secoli, perché il Figlio di Dio è il Signore dell’universo, è, come dice l’Apocalisse di san Giovanni, “è l’Alfa e l’Omega” (Ap 1, 8), cioè, è il principio e il fine di tutto. E’ Lui il Signore, davanti al quale passano i cieli e la terra, passano le generazioni umane, passano tutte le forme di orgoglio e di cattiveria. E’ Lui il Signore, ma ha voluto che il suo Regno sia un Regno di amore, un Regno di dono, un Regno in cui la giustizia guida l’amore e l’amore corona la giustizia.

“Egli ci ha redenti con il suo sangue, ci ha liberati dai nostri peccati, ci ha fatto - continua san Giovanni - un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre” (Ap 1, 5-6). Noi vogliamo perciò ripetere a Lui la nostra soggezione e il nostro amore, la nostra fedeltà e il nostro impegno.

Avete voluto voi sposi scegliere questo giorno, per dire che la vostra famiglia, che formate, non è una famiglia che vuole fuggire da questa regalità, ma che vuol vivere la pienezza della vita in Lui e con Lui, che vuol vivere la propria missione nel senso grande e profondo di responsabilità, che viene al cristiano nel sapersi seguace di Gesù Cristo.

Avete voluto scegliere questa data e la vostra scelta è una scelta di fede, una scelta di confidenza, una scelta nella quale ponete tutta l’anima vostra. Lo sappiamo bene, la vita presenta le sofferenze, i dolori, gli impegni e le responsabilità. Bene! Noi accettiamo le cose come la Provvidenza ce le manda, ma è proprio qui che avete voluto porre la vostra vita, in un atto di sicurezza, la sicurezza di trovarvi in Lui, di vivere per Lui, di fare tutto per Lui, perché è con Cristo, per Cristo e in Cristo che tutto si compie e si consolida.

E tenete presente sempre questa data, questo giuramento, il giuramento del vostro amore. In mezzo a voi viene Cristo, viene Cristo risorto con la sua potenza e la sua bontà, in mezzo a voi viene Cristo e vi assicura, vi assicura per tutto quello che giorno per giorno vi potrà accadere, come dice l’apostolo san Paolo: “Chi ci separerà dalla carità di Cristo?” (Rm 8, 35). Nessuna forza ci può separare.

Ponete così la vostra vita in questa totale forma di abbandono, ponete la vostra vita e desiderate sempre di più quella maturità di vita cristiana che vi porterà a scegliere come ha scelto Cristo, a vivere come ha vissuto Cristo, a operare come ha operato Cristo. Cristo Signore ha dato tutto se stesso per il bene, per la redenzione; Cristo Signore ha avuto il cuore pieno di amore per tutti. Siate così anche voi. Sappiate rendere la vostra vita santa e feconda, sappiate rendere la vostra vita degna di essere vissuta così nella perfezione cristiana, nell’adempimento dei doveri di ogni giorno, nell’impegno perché tutto si realizzi secondo la volontà di Dio.

C’è un progetto, il progetto che Dio ha nelle mani: il progetto della vostra vita. Noi vi auguriamo e preghiamo perché questo progetto della vita corrisponda a quello che voi, giorno per giorno, realizzerete.

Noi vi auguriamo ogni bene perché vi auguriamo questa completezza, questa realtà magnifica, questo invito di Dio, perchè il suo progetto è un invito, non è una costrizione, è un invito di amore, è un disegno di carità: accoglietelo, vivetelo, realizzatelo. E, come Maria Madre di Gesù è stata così fedele e così pronta, siate anche voi come Lei e come Lei state vicino a Gesù, nei momenti lieti e negli altri momenti; state vicino a Gesù, crescete in Lui e non dubitate mai. Il dubbio sarebbe mancanza di fede. Non dubitate mai, andate avanti, crescete sempre di più nel vostro amore e insieme, così, potrete realizzare in pienezza il Regno di Dio.