20/11/1988 - Omelia Cristo Re Matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 20/11/1988
Omelia, Solennità di Cristo Re, Matrimonio – Anno B

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Dn 7, 13-14; Ap 1,5-8; Gv 18,33-37.

Celebriamo oggi la gloria regale di Gesù; celebriamo quella gloria che non conosce tramonto, quella gloria che Gesù si è acquistata nella sua croce e nel suo martirio.

Celebriamo la gloria dalla quale noi non possiamo essere assenti, perchè siamo suoi, perchè apparteniamo a Lui, perchè Lui – come dice la Scrittura – “ci ha comprato” (cfr 1 Pt 1,18-19). È il significato di Redentore: è Lui che ci ha strappato dall’insignificanza di una vita povera e misera e ci ha dato il regno dei figli di Dio.

È questo regno che noi dobbiamo giorno per giorno vivere, e giorno per giorno meritare.

È questo regno nel quale gli sposi vogliono inserire il loro amore, la loro missione, la responsabilità di tutta la vita che li aspetta.

Ed è proprio qui il desiderio e la preghiera che rivolgiamo al Signore: il desiderio che la vostra vita sia completamente degna di Gesù, sia forte, serena, nel saper affrontare le difficoltà, nel saper prendere con umiltà le cose difficili. Noi desideriamo per voi questa forza di vita e ne preghiamo il Signore. Il vivere è gloria per un cristiano, se segue il suo Re; è gloria di vita, perchè è gloria di amore, perchè è gloria di dono, perchè è magnifica salita, pur nella povertà dei gesti quotidiani, nel grigiore di tante giornate.

Noi invochiamo per voi proprio questa serenità di forza, questa robustezza di fede per cui sempre nel nome del Padre comincerete la vostra giornata e nel nome del Padre la terminerete.

Voi avrete tante cose, tante vicende, ma una sola sarà la forza, una sola sarà la gioia, uno solo sarà il merito: quello di essere con Cristo e per Cristo.

Cristo «Re» vuol dire che Cristo ha vinto, ha vinto tutto: ha vinto il dolore, ha vinto la morte. La morte, la grande nemica, è stata annientata da Lui, perchè Lui è risorto ed è risorto anche per noi; anche per noi, che siamo divenuti partecipi della sua grazia e partecipi della sua resurrezione.

Venga allora forte, venga allora travolgente la parola del Signore che ci assicura: “Io sono la vita” (Gv 14,6).

Ecco, vivete così la sua vita; vivete così il suo dono quotidiano; vivete così, giorno per giorno, quella missione, la grande missione che Dio vi affida.

Ci si sposa per una missione e alla base c’è l’amore che realizza, che sostiene, che indirizza. L’amore tra di voi è segnato dall’amore di Cristo. È proprio seguendo Cristo, seguendo la sua strada, seguendo il suo esempio che voi riempirete di tante cose belle la vostra vita, che voi avrete una gioia profonda del cuore, una gioia che vi accompagnerà sempre. E noi ve l’auguriamo; e noi desideriamo che sia una pienezza, una pienezza di vita perchè una pienezza di Cristo, una pienezza di opere perchè con voi è Cristo e con voi lavorerà Cristo.

CODICE 88MLO0133ZE
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 20/11/1988
OCCASIONE Omelia, Solennità di Cristo Re, Matrimonio – Anno B
DESTINATARIO Comunità parrocchiale, sposi
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Auguri agli sposi
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