06/01/1988 - Omelia Epifania Matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 6/01/1988
Omelia, Solennità dell’Epifania, Matrimonio – Anno B

Is 60,1-6; Ef3 2-3.5-6; Mt 2, 1-12.

«Epifania» vuoi dire manifestazione. È la manifestazione che quel Bambino nato a Betlemme: quel piccolo Bambino è il Signore, è il padrone dei secoli, è il re. E i Magi sono un simbolo di quella che deve essere la nostra vita davanti a quel Bambino; deve essere un’adorazione.

Per adorazione non intendiamo semplicemente un gesto, un rito; intendiamo l’atteggiamento della vita nel riconoscere Lui come nostro padrone, nostro Signore, giudice, re. E la nostra vita è giusta se è come vuole Lui, come esige da noi, perché Lui non solo ci consiglia, ma ci comanda. I comandamenti di Dio sono la cosa più sacra. Dobbiamo capire bene che la vita deve essere un’adorazione di Dio, un’adorazione fervida, un’adorazione di amore, un’adorazione di gioia.

Il fatto che avete voluto sposarvi in questo giorno manifesta la vostra intenzione, quella di essere in questa linea, di essere fedeli, umili, generosi nel servizio di Dio; manifesta la vostra intenzione di non vivere secondo le cose solo umane, solo passeggere. Non basta nemmeno il buon senso umano, non basta neanche l’equità umana: voi volete vivere secondo il vangelo, cioè secondo la sua parola, la parola del Re, del Signore. Secondo la Sua Parola! A parte tutto il resto, a parte quello che fanno e dicono gli uomini, a parte quello che progettano gli uomini, a parte i loro giudizi e le loro velleità! Lontano da questi sta nei secoli il Signore, sta nei secoli.

Ecco la vostra vita vuol porsi così. E facciamo ciò che vi auguriamo è che sia una vita sempre coerente. Un cristiano deve essere vero, deve essere autentico, deve essere lineare; il vero cristiano non si accontenta di gesti e di culto, ma vuole che tutta la vita sia nel senso che abbiamo detto: una vera forza di amore e di adorazione, un riconoscere che al di sopra di noi c’è il Signore che guida, c’è il Signore che ci dà la Chiesa, c’è il Signore che ci dà, nell’intimo della nostra anima, la vera coscienza delle cose.

Ebbene, noi vi diciamo: siate fedeli a questo spirito di fede e di adorazione, a questo spirito di amore e di impegno, a questo spirito di generosità. Siate fedeli; vivete così nel vostro amore perchè l’amore che c’è nella famiglia è la grande e insostituibile ricchezza, perchè l’amore tra i due coniugi porta una grande felicità. È proprio nella felicità dei due sposi che vengono tutte le altre realtà e tutti gli altri doni.

Siate logici nella vostra fede; siate esemplari nella vostra attitudine; siate sempre generosi nel vostro dono di amore vicendevole; siate impegnati, perchè la famiglia è una missione e il Signore ha voluto che la missione della famiglia fosse grande e insostituibile, magnifica e fortissima.

Siate responsabili, e nella preghiera quotidiana e nella luce della parola di Dio, sia la vostra stella. Nella vicinanza della Beata Vergine Maria, che il Re ci ha dato come sua Madre, viva e fiorisca la vostra vita, viva e fiorisca la vostra dignità, la vostra missione e possiate essere nella vera pace e gioia che dà lo Spirito.

“Camminate secondo lo Spirito” e avrete molta, molta gioia.

CODICE 88A5O01321E
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 6/01/1988
OCCASIONE Omelia, Solennità dell’Epifania, Matrimonio – Anno B
DESTINATARIO Comunità parrocchiale, gli sposi
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Epifania
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