19/12/1973 - Omelia Feria Avv Nov Natale 5

Sant'Ilario d'Enza, 19/12/1973
Omelia, Mercoledì feria di Avvento, Novena di Natale, V giorno

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Gdc 13, 2-7. 25-25; Lc 1, 5-25

Dobbiamo rimeditare su quella provvidenza di Dio che già ricordavamo, quella provvidenza soprannaturale per cui il Signore dirige con sapienza tutte le cose, questa provvidenza di Dio che si manifesta ogni giorno e che noi troviamo così eloquentemente espressa nei due episodi, che abbiamo letto insieme: l’episodio di Sansone e di Giovanni Battista. La figura di Sansone: l’uomo forte mandato per liberare il popolo di Dio (Gdc 13, 2-7. 24-25); Giovanni: l’uomo penitente, pieno di Spirito Santo, che deve preparare la via del Signore (Lc 1, 5-25). Il Signore allora è presente in mezzo al suo popolo. Il Signore ha preparato bene l’annuncio della sua salvezza, l’ha preparato questo annuncio muovendo i cuori, illuminando gli spiriti, portando a compimento ciò che l’uomo indubbiamente disperava di potere raggiungere. Vediamo Zaccaria ed Elisabetta muti, presi da una grande sorpresa. Zaccaria non si riavrà che dopo la nascita del bambino, muto di fronte a questo stupendo prodigio della provvidenza di Dio. E riflettiamo: come Dio ha preparato il suo Natale allora, lo prepara anche adesso, lo prepara con molta sapienza e con molta forza. Perciò noi sappiamo che la nostra preparazione al Natale non è solo un lavoro nostro, prima di tutto è un’opera di Dio. Ecco perché noi parliamo di disponibilità, quando parliamo del prepararci al Natale. Disponibilità a che cosa? A quest'azione provvidenziale di Dio, a questo lasciare muovere la nostra volontà, a questo illuminare la nostra intelligenza. È necessario che perciò ci poniamo docili, ci poniamo veramente pronti. Che cosa vuole da me? Che cosa vuole da noi? Che cosa vuole nella nostra giornata il Signore, perché noi ci prepariamo al suo Natale? Ognuno di noi in coscienza sentirà un richiamo, dal fondo del suo animo salirà una voce: “Devi fare questo”. Sarà la preghiera vissuta meglio, sarà un perdono che dobbiamo dare, sarà un atto di bontà che dobbiamo moltiplicare, sarà un maggiore spirito di penitenza, un maggiore spirito di sobrietà, sarà un essere più aperti all’ascolto degli altri, eccetera. Ecco, ascoltiamo. Lo Spirito Santo, che ha preparato la venuta del primo Natale, è pronto, anima della Chiesa, a prepararci anche a questo Natale. Diciamo volentieri il nostro sì, un sì di fede e un sì d’amore.

CODICE 73NIN01312N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 19/12/1973
OCCASIONE Omelia, Mercoledì feria di Avvento, Novena di Natale, V giorno
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Azione provvidenziale di Dio
ARGOMENTI Azione provvidenziale di Dio
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