19/12/1981 - Omelia Feria Avv Nov Natale 5

Sant'Ilario d'Enza, 19/12/1981
Omelia, Sabato III settimana di Avvento, Prefestiva della IV Domenica Novena di Natale - V giorno

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2 Sam 7, 1-5. 8-12. 14-16; Rm 16, 25-27; Lc 1, 26-38

“L’angelo fu mandato da Dio” (Lc 1, 26). L’annuncio dell’Incarnazione è l’annuncio che determina un corso nuovo nella storia dell’umanità. “Fu mandato da Dio” e Dio, con la sua onnipotenza, compie il miracolo. E’ Dio che compie il miracolo dell’amore.

Tante volte gli uomini avevano sentito Dio lontano, come indifferente, un Dio lassù, spettatore impassibile di tutte le ingiustizie, spettatore di tutti i dolori. Come, si chiedevano gli uomini, com’è possibile che l’Infinito, che l’Eterno possa ricordarsi di noi, possa chinarsi e vedere la sofferenza di ogni uomo, la tragedia dell’umanità?

Ecco, l’Incarnazione è stata la risposta di Dio. Dio ci ha dato il suo Figlio, l’ha dato per noi peccatori, lo ha dato in una misericordia senza confini. E Dio ha svelato allora che ci ama tutti, che ci ama persona per persona. Il Figlio di Dio dirà: “Non temete: anche i capelli del vostro capo sono contati, non ne cade nemmeno uno senza il permesso del Padre vostro” (cfr. Mt 10, 30). Dio ama l’umanità, Dio è così infinito, è così misericordioso che non si ferma di fronte ai nostri peccati, di fronte alle nostre ribellioni, di fronte alle nostre stupidità. Dio va oltre, va oltre! Per l’uomo Gesù darà tutto, verserà tutto il suo sangue, languirà sulla croce in un’agonia tremenda fino alla morte.

Ecco la sicurezza, ecco di dove viene la pace, quella pace che annunceranno gli Angeli. Anche se questo mondo apparentemente è un guazzabuglio di cose assurde, Dio ha in mano la storia dell’uomo, la storia di ogni uomo, l’ha in mano e la conduce. Dio non è vinto dal male, Dio trionfa come sa Lui su tutto il male.

Io vorrei che insistessimo molto nella meditazione dell’amore di Cristo nella nascita e in tutta la vita. Vorrei che insistessimo molto, perché qui abbiamo la spiegazione del dolore di ieri e del dolore di oggi, del dolore di una moltitudine di uomini e di ogni piccolo uomo, di tutti!

Il Signore ci ama. Il Signore, con la nascita di suo Figlio, ha impresso il destino ad ogni uomo: ogni uomo è candidato alla gloria, è un candidato a una gioia che non tramonta mai. Ogni uomo è accettato come figlio da Dio ed è guidato così.

Troppe volte noi ci sentiamo soli e ci consumiamo nelle nostre agitazioni. Viene la Pace, viene l’Amore, quando ci inginocchiamo davanti al Presepe.

Prepariamoci bene, perché la nostra vita deve diventare generosa e forte, fervida fino in fondo, fervida nella preghiera, fervida nel bene, fervida nell’esercizio delle virtù, fervida soprattutto nel dono della bontà.

CODICE 81NIN01312N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 19/12/1981
OCCASIONE Omelia, Sabato III settimana di Avvento, Prefestiva della IV Domenica Novena di Natale - V giorno
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Incarnazione, miracolo di amore - Trionfo di Dio sul male
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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