Gdc 13, 2-7. 24-25; Lc 1, 5-25.
“La tua preghiera è stata esaudita”. Il Signore è il Dio della misericordia, ha accolto la preghiera di Zaccaria, ha accolto la preghiera di Elisabetta, accoglie anche la nostra preghiera, perché Zaccaria ed Elisabetta desideravano l’avvento del Regno di Dio e meritarono la grande grazia di avere il figlio precursore del Messia, avere il figlio il più santo tra i figli degli uomini.
La nostra preghiera può essere potente, può essere veramente accolta, se la nostra preghiera esce dal nostro cuore. Una preghiera esteriore e formale non conta, la preghiera deve uscire dal cuore, dev’essere veramente una preghiera germogliata dalla fede. È la fede che ci mostra Dio, che ci mostra la sua grandezza, il suo potere, la sua bontà. La preghiera dev’essere preghiera di fede, deve essere proprio un incontro, un incontro fervido, un incontro umile, un incontro generoso e perseverante, perché Dio è pronto per noi, Dio sta ad ascoltarci. Dio sta con tutto il suo meraviglioso potere di perdono, accoglie la preghiera dei peccatori, perché dobbiamo sentirci veramente come siamo: peccatori. La preghiera, per essere umile, deve interpretare la vera situazione del nostro essere, il nostro essere che si è macchiato dei peccati, che si è macchiato di orgoglio, che ha abbandonato tante volte la fiducia in Dio. Dio ci perdona, Dio ci ascolta perché Dio ci ama. La sua natura è quella di essere amore, amore che si piega verso le cose povere e misere, che si piega verso chi ha bisogno di Lui e lo riconosce. Dobbiamo rivedere allora la nostra preghiera.
Prepararsi al Natale è proprio crescere nella preghiera e avere nel nostro cuore l’atmosfera della preghiera, la gioia della preghiera, perché nel Natale contempleremo Gesù fatto Bambino per noi. Non solo ci ascolta, non solo ha misericordia, viene da noi, vuol essere uno di noi, vuole che noi sentiamo la gioia di averlo, la gioia di corrispondergli, la gioia di progredire in questa corrispondenza. Un amore fervido, un amore fiducioso è quello che vuole come disposizione fondamentale. Creiamo il clima di preghiera: una preghiera nuova, una preghiera generosa, una preghiera illuminata. Andiamo sempre con maggiore senso di fede, con maggiore entusiasmo di amore, con maggiore donazione di noi stessi; andiamo per trovarci al Presepio nella condizione più favorevole, perché sentiamo anche noi l’assicurazione: “La tua preghiera è stata esaudita”.
CODICE | 87NIN01312N |
LUOGO E DATA | Sant’ Ilario d’Enza, 19/12/1987 |
OCCASIONE | Omelia Sabato Feria di Avvento, Novena di Natale – V giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La preghiera di fede |
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