22/12/1987 - Omelia Feria Avv Nov Natale 8

Sant’Ilario d’Enza, 22/12/1987
Omelia, Martedì Feria di Avvento, Novena di Natale - VIII giorno

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1 Sam 1,24-28, Lc 1,46-55.

La Beata Vergine ci vuol preparare efficacemente al Natale e con le sue parole ci indica la strada, ci propone le condizioni dell’accoglienza; dice la Beata Vergine che Dio si china sui poveri e sugli umili, si inchina con quelli che riconoscono la loro povertà e la loro miseria. È proprio qui il grande segreto: Dio Signore vuole che noi amiamo la verità, che noi riconosciamo quello che è Lui e quello che siamo noi. Lui è l’infinita potenza e l’infinito amore, Lui che viene perché noi, nella nostra indigenza, nella nostra povertà, non possiamo redimerci e costruirci. Il senso dell’umiltà deve pervaderci, deve colmarci, deve creare in noi dei sentimenti di grande fiducia, di grande abbandono, perché vediamo proprio tutto lo sfacelo attorno a noi, ecco l’uomo cosa sa costruire, tutta la povertà che è nel nostro cuore nonostante le nostre intenzioni e i nostri propositi. Quanta insufficienza c’è in noi! Come non riusciamo a percorrere la via, che pur sappiamo quanto è giusta e quanto è necessaria! Riconoscere, abbandonarci, umiliarci è proprio la strada che ci conduce alla salvezza, sentire che abbiamo tanto bisogno del Signore, che è un bisogno così forte. È un bisogno che abbiamo nell’intelligenza per capire, che abbiamo nella volontà per tendere, che abbiamo nelle energie per realizzare. Quanto bisogno abbiamo del Signore! E quanto dobbiamo affidarci con soave speranza a Lui! Lui ci salva, perché Lui ci ama. Lui ci salva, se noi non ostacoliamo col nostro sciocco orgoglio la sua misericordia.

Oh, quanto dobbiamo desiderare di diventare autentici, dei veri cristiani, dei veri seguaci di un Dio che si è fatto uomo proprio per questo! Quanto dobbiamo anelare e volere una vera santità, la santità che ogni cristiano deve ottenere nella comunione con Gesù! Adoperiamoci allora, fissiamo chiari i nostri propositi: una preghiera più fervorosa, un’ umiltà più viva, una generosità più concreta, tanta generosità. Il Signore vuole che noi ci poniamo disponibili per le nostre cose e disponibili per il bene dei nostri fratelli, per andare incontro a chiunque ha bisogno di noi, a chiunque aspetta che Gesù venga attraverso la nostra opera.

CODICE 87NNN01313N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 22/12/1987
OCCASIONE Omelia, Martedì Feria di Avvento, Novena di Natale - VIII giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI L’umiltà: Dio si china sui poveri e sugli umili
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