23/12/1981 - Omelia Feria Avv Nov Natale 9

Ml 3, 1-4.23-24; Lc 1, 57-66

“Il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia” (Lc 1, 58). Ecco, quando Dio si piega su un’anima, quando Dio vuole salvare un’anima, esalta in lei la sua misericordia.

Vicino al Natale dobbiamo desiderare ardentemente di entrare in questa misericordia, di respirare di questa misericordia; cioè vuol dire che noi dobbiamo avere tanta confidenza nel Signore, una confidenza viva, una confidenza piena, una confidenza operante, perché l’ultimo momento per l’incontro è proprio il momento fortunato della confidenza. Ci dobbiamo incontrare a nuovo con Gesù, dobbiamo creare nel nostro cuore una fiducia infinita, grandissima, meravigliosa, perché l’ha detto l’Angelo: “Egli si chiamerà Gesù” (Lc 1, 31) e Gesù significa “Salvatore”. Il Signore viene per prendere tutta la nostra umanità, per prendere questa umanità tribolata, limitata, questa umanità che ha così prevaricato. Tutto il Signore prende fuorché il peccato e tutto prende per dare piena confidenza, per dare piena assistenza, per dare ricchezza incredibile di amore. È l’amore, la grandezza dell’amore che Egli ci vuole dare. In principio era il Cuore, sì, era l’amore di Dio e adesso lo sappiamo bene quanto era grande questo Cuore. A Betlemme apparirà il Cuore di Gesù, il più tenero, il più comprensivo, il più amabile.

Come non potremmo avere confidenza, anche se ci riconosciamo peccatori, anche se tante volte abbiamo stracciato il patto dell’alleanza, anche se tante volte abbiamo abusato del suo perdono?

Lo sappiamo, non ha altro desiderio che esaltare in noi la sua misericordia. Ecco perché, con tanta umiltà, con tanto fervore, con tanto slancio dobbiamo andare verso di Lui.

Ha esaltato la sua misericordia in Elisabetta ed era una santa! Ancora di più ci donerà misericordia, perché siamo indegni, perché siamo miseri, perché siamo poveri.

Confidenza allora, confidenza grande. E prepariamoci attraverso una vera purificazione di dolore e di amore all’incontro grande e sereno di Natale, del suo Natale, della sua grandissima degnazione, per essere sempre con Lui.