17/12/1975 - Omelia Feria Avv Novena Natale 3

Sant'Ilario d'Enza, 17/12/1975
Omelia, Mercoledì III settimana Tempo Avvento, Novena Natale - III giorno

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Gn 49, 2. 8-10; Mt 1, 1-17

Tanti nomi (Mt 1, 1-17). Tanti nomi che sottolineano con forza una grande rivelazione, la rivelazione che il Figlio di Dio è diventato il figlio degli uomini, proprio come il figlio degli uomini dice al suo genitore: “padre”, dice: “nonno”, proprio perché è il sangue che si trasmette. Ecco, il Figlio di Dio è diventato figlio di Davide, è diventato figlio degli uomini, è diventato uno di noi. Oggi, diciassette dicembre, la Liturgia sottolinea con forza e continuerà in tutti questi giorni nel presentarci il mistero dell’Incarnazione: nato da Maria Vergine, nato per essere con noi e per salvarci, nato perché voleva essere il capo dell’umanità. Egli sarà Re e il suo regno è di giustizia e di pace.

Nella prima Lettura è ricordata la profezia di Giacobbe. Sì, benedicendo i suoi figli il patriarca dice: “Da uno di voi, ecco, nascerà il Salvatore” (Gn 49, 2. 8-10). Da uno di voi. Da uno di voi, per voi e per tutta l’umanità. È la Vergine santa che ci presenta Gesù, Gesù vita, Gesù misericordia, Gesù amore.

Ecco perché stasera noi preghiamo per tutte le mamme. Noi preghiamo, perché tutte le mamme sappiano apprezzare fino in fondo la loro vocazione e la loro missione, perché tutte le mamme si sentano così come discendenti della Madonna, perché i loro figli possono e devono diventare figli di Dio. Col Battesimo riceveranno una consacrazione, per cui si dirà: “Ecco, sono come Gesù. Sono le membra del corpo di Gesù”. Preghiamo per tutte le mamme, perché rifiutino tutte le idee pagane e cattive, tutte le idee di rifiuto della vita e di soppressione della vita, perché si rendano pienamente coscienti, che la più grande opera è quella di collaborare alla vita con Dio creatore, di collaborare alla vita soprannaturale con Gesù redentore. E per parte nostra, per parte nostra, tre idee devono dominare questi giorni.

La prima: renderci conto di ciò che il Battesimo ha operato in noi. Il Battesimo è comunicazione della vita, di quella vita divina che Gesù è venuto a portare. Questa vita in noi non solo deve trovare accoglienza, ma deve trovare una grande disponibilità. Il Signore non ci vuole fare solo dei buoni uomini, delle persone che realizzano la loro umanità, il Signore vuole fare di noi dei santi, perché vuole che noi siamo figli di Dio e che abbiamo la dignità e la grandezza di figli di Dio. Perciò l’Incarnazione è stato il principio della più grande manifestazione dell’amore di Dio: Dio ci ha amato e ci ha voluto suoi, ci ha voluti nella sua famiglia, ci ha voluto partecipi di quanto di più prezioso lui aveva, che è se stesso. La grazia, infatti, è comunicazione con Dio, diventiamo in stretta relazione con Dio, “consortes” dice la parola latina della Scrittura, “compartecipi”, come parenti, compartecipi.

La seconda idea: noi dobbiamo ricordare come Gesù è uno di noi ed è venuto per cercarci e perciò dobbiamo sempre di più relazionare con lui come un fratello. Molti fanno di Gesù un Dio lontano, invece in lui si è verificata in pieno la profezia: “Egli è Dio, ma è un Dio con noi”. Perciò prepararci al Natale per accogliere Gesù in un grande amore. Viene per noi, viene per restare con noi, viene perché vuole che il nostro cuore sia totalmente suo.

E la terza idea: è nato da Maria Vergine. Ecco, è solo in una partecipazione piena, totale alla mediazione della Madonna che noi saliamo a Gesù. Non si può andare a Gesù senza la Beata Vergine. Noi dobbiamo prenderla come modello nell’aspettare Gesù, noi la dobbiamo prendere come rifugio, perché i nostri peccati altrimenti sono un ostacolo assolutamente invalicabile. Noi dobbiamo prenderla così, come il Signore ce l’ha data: nostra difesa, nostra Madre. Perciò in questi giorni insistiamo nel crescere nella grazia, cresciamo nella collaborazione, nel crescere nella preghiera, molta unione con Gesù, nel rendere sempre di più concreta ed efficace la nostra devozione alla Madonna.

CODICE 75NGN01312N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 17/12/1975
OCCASIONE Omelia, Mercoledì III settimana Tempo Avvento, Novena Natale - III giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Incarnazione, vita divina
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