17/12/1985 - Omelia Feria Avv Novena Natale 3

Sant'Ilario d'Enza, 17/12/1985
Omelia, Martedì Ferie Avvento, Novena Natale - III giorno

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Gn 49, 2. 8-10; Mt 1, 1-17

Ci viene in mente una parola della Scrittura: Dio gioca nel mondo, gli uomini si muovono, progettano, gli uomini si tribolano, si tormentano, gli uomini pensano di essere loro gli arbitri; ma è Dio che volge tutte le cose nella sua adorabile ed amabile Provvidenza. Così è venuto Gesù da Abramo, è venuto Gesù da Davide, così, in un gioco di cose che sorpassano tutte le previsioni. E così anche per noi, lo sappiamo bene; noi abbiamo una sola via, la via della confidenza totale nel Signore, sapendo che per ognuno di noi c’è un progetto, un progetto che Dio, con la nostra collaborazione, vuole attuare: è il progetto della nostra santità, di noi che, battezzati, abbiamo ricevuto in dono la vita divina, di noi che, battezzati, siamo stati innestati in Cristo e facciamo parte del suo Corpo. La Chiesa è infatti il Corpo Mistico di Gesù. Membra di Cristo, dobbiamo tradurre Cristo; non possiamo essere membra di Cristo così diverse da lui, così estranee a lui, con sentimenti tanto diversi, con gusti difformi e realizzati in una maniera sbagliata.

Il Signore vuole ognuno di noi veramente completo, un cristiano vero, un cristiano che man mano matura il germe che ha ricevuto nell’acqua del Battesimo, man mano; tutto deve servire per questa perfezione di vita cristiana. Non dobbiamo essere dei cristiani a metà, non dobbiamo fermarci a delle cose secondarie e superficiali. Il Signore ce l’ha detto: “Io vi ho posto, perché portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15, 16). Il frutto lo porta un albero che si è sviluppato, un germoglio non porta frutto, una pianta mancata e restata così malaticcia non porta frutto.

Ci dobbiamo chiedere, man mano che ci avviciniamo al Natale, quanto in noi si è maturata la vita che abbiamo ricevuto, quanto in noi si è sviluppata la fede, la speranza e la carità, quanto cioè noi viviamo come Gesù, pensiamo come Gesù, desideriamo quello che vuole Gesù, amiamo quello che Gesù ci indica oggetto vero di amore.

Ecco la nostra invocazione: “Vieni Signore Gesù!”. Sì, che venga proprio Gesù e, con la potenza del suo amore con la magnificenza delle sue grazie, realizzi quello che non abbiamo ancora realizzato: che possiamo camminare nella fede, come ci esorta la Scrittura, una vita nuova, un cammino in Gesù, un procedere decisamente e fortemente.

Il progetto di Dio: ognuno attui con pienezza la sua fede, realizzi con perseveranza la sua chiamata, sia proprio così, nella misericordia di Dio, un vero discepolo del Signore. Il discipulato di Gesù deve essere la nostra strada, deve essere il nostro ideale, deve essere la nostra gloria.

CODICE 85NGN01312N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 17/12/1985
OCCASIONE Omelia, Martedì Ferie Avvento, Novena Natale - III giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il progetto di Dio
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