Ger 23, 5-8; Sal 71; Mt 1, 18-24
“Ecco la Vergine concepirà e partorirà un Figlio” (Mt 1, 22). Maria aspettava, aspettava con indicibile trepidazione, per vedere il suo Figlio che era anche il suo Dio, che era anche il suo Salvatore.
Chi può dire come l’aspettava, con quanta fede, con quanto amore, con quanta gioia? Aspettava. E, se per tutte le mamme non viene mai presto l’ora di abbracciare il loro figlio, certo in Maria si assommavano valori immensamente più grandi e più forti. E vicino a Lei, un altro aspettava: era Giuseppe, che era passato dall’angoscia, dal turbamento dall’inquietitudine a una serena adesione alla volontà di Dio. Aspettavano insieme, Maria e Giuseppe; aspettavano in una cognizione piena del piano di Dio. Erano solo loro due in tutto il mondo.
La gioia doveva essere al di sopra di ogni altro sentimento, perché era il loro bambino, perché era venuto a rompere la schiavitù terribile del peccato, era venuto a dare la speranza all’umanità.
In questi giorni noi dobbiamo averli sempre davanti, pensare spesso ai sentimenti di Maria, ai sentimenti di Giuseppe, per adeguarci anche noi, per non portare al Natale un cuore arido e distratto, un cuore pieno di altre cose, di cose materiali, per portare al Natale soprattutto questo desiderio: il desiderio di un incontro forte e vivo con Gesù Salvatore. E’ qui dove dobbiamo insistere: nel capire la perenne necessità della redenzione, nel capire come la redenzione viene a noi in tanto in quanto ci apriamo, in tanto in quanto abbiamo fame e sete di giustizia.
Guardiamo come spesso cerchiamo delle altre cose come fine alle nostre azioni, come andiamo a mendicare là, dove non c’è la vera felicità; perché l’egoismo ci vela gli occhi e il peso del nostro orgoglio ci rende così miserabili e alle volte anche così ridicoli.
Noi dobbiamo domandare alla Beata Vergine di aprirci il segreto perché venga in noi il Regno di Dio, che ci comunichi un po’ dei suoi desideri, un po’ della sua fede, un po’ del suo amore, perché noi possiamo avvicinarci e ricevere la parola della vera pace, che viene dalla comunione con Gesù.
Chiediamo alla Beata Vergine che interceda per tutto il nostro popolo, perché abbandoni i falsi interessi, gli idoli sbagliati, e si doni al suo Signore, e ponga in Lui solo la certezza della propria speranza.
CODICE | 80NHN01312N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 18/12/1980 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì feria di Avvento - Novena di Natale – IV giorno - Anno A, |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Attesa, desiderio |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS